Loretta Rossi Stuart: “Chi sarà responsabile di tutto ciò?” | L’appello disperato dell’attrice

Il disperato appello di Loretta Rossi Stuart: l’attrice è scesa in campo per difendere il figlio, accusato di tentata rapina.

Loretta Rossi Stuart (fonte web) 01.08.2022-direttanews.it
Loretta Rossi Stuart, l’appello disperato dell’attrice (fonte web)

Figlia del celebre attore italo-scozzese Giacomo Rossi Stuart e della modella di origini tedesche e olandesi Klara Muller, Loretta Rossi Stuart ha intrapreso la stessa strada dei genitori nel mondo dello spettacolo, come i suoi fratelli.

Ad eccezione di Ombretta – che ha preferito vivere lontana dai riflettori, Valentina e Kim sono due noti attori. Il secondo, inoltre, è un apprezzato regista che nel corso della sua carriera è stato premiato con diversi riconoscimenti (tra cui un David di Donatello e cinque Nastri d’argento).

Loretta, da parte sua, ha dimostrato di avere un talento poliedrico a partire dal suo debutto come attrice, insieme al fratello, a soli sei anni nel film “Fatti di gente perbene”. Ha poi deciso di dedicarsi alla sua passione per la danza, prendendo parte a diversi spettacoli teatrali.

L’artista è stata scelta come primadonna del Puff di Lando Fiorini. Nel corso degli anni ha alternato il teatro alla televisione ed al cinema. Nel 2014, inoltre, ha esordito come autrice con il suo romanzo “Erosnauti, viaggiatori nell’eros di tutti i tempi”.

L’arresto di Giacomo

Negli ultimi anni, la famiglia di Loretta è finita al centro della cronaca per via dei problemi legali di Giacomo, figlio dell’artista noto con il nome d’arte Seydou Sy. Lo scorso 22 luglio il 28enne è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina.

Dopo aver cercato di rubare un marsupio mentre si trovava sul tram, avrebbe anche aggredito uno dei carabinieri che ha tentato di fermarlo in via Prenestina, in seguito alla segnalazione della vittima.

Non si tratta del primo arresto del giovane. Nel 2018 è stato arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver trascorso un periodo ai domiciliari, è stato portato nel carcere di Rebibbia per non aver rispettato le restrizioni.

Il problema – ed il motivo per cui Loretta ha condiviso il suo appello – è che Giacomo non avrebbe dovuto scontare la sua pena in carcere ma in una struttura di accoglienza a causa del suo disturbo bipolare. L’Italia, dopo averlo incarcerato, è stata condannata da Strasburgo per trattamento “inumano”.

Ora lo Stato rischia di commettere lo stesso errore. “Giacomo era in cura presso la struttura che non lo ha dimesso, perché ancora nel pieno del percorso di recupero” ha spiegato Loretta.

Il percorso di Seydou Sy – che in passato ha tentato una carriera di pugile ed ha una forte passione per la musica rap – non è ancora terminato. L’anno trascorso in carcere è stato “deleterio per il suo stato psichico” come spiegato dalla madre ed ora, in seguito all’arresto, ha riportato diversi segni di autolesionismo.

Loretta Rossi Stuart e Giacomo (fonte web) 01.08.2022-direttanews.it
Loretta Rossi Stuart insieme al figlio Giacomo (fonte web)

Al momento “è esposto ed espone gli altri a situazioni di conflittualità difficilmente controllabili” come sostenuto dalla madre che, in conclusione, si è posta la seguente domanda: Chi sarà responsabile di ciò che può succedere all’interno del carcere?”.