Niente più data di scadenza sugli alimenti | Arriva l’iniziativa contro lo spreco

Una delle migliori catene di supermercati ha preso una decisione epocale. Da ora in poi, su circa 500 prodotti freschi, non ci sarà più l’etichetta con la data di scadenza.

Data di scadenza (fonte web)
Data di scadenza (fonte web)

Un’importante catena di supermercati – tra le più note e popolari tra i clienti – ha preso una decisione epocale. L’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro” verrà rimossa da circa 500 prodotti freschi.

Questa iniziativa ha lo scopo di contrastare lo spreco alimentare. L’etichetta “da consumarsi preferibilmente entro”, infatti, è puramente indicativa (a differenza delle “date di scadenza”) e rimuoverla potrebbe portare ad una maggiore conservazione degli alimenti.

Ogni anno buttiamo un’infinità di cibo: secondo le fonti, ne vengono sprecate quasi un miliardo di tonnellate, corrispondenti al 17% di quanto ne viene prodotto. Gli effetti sull’ambiente sono pessimi e l’economia non ne esce certamente giovata.

L’iniziativa della catena Waitrose per ridurre lo spreco alimentare

A dare il via all’iniziativa è stata la catena Waitrose, considerata una delle migliori del Regno Unito, tanto da aver superato Tesco e gli altri concorrenti nel 2020. Se durante la pandemia la catena è riuscita a contraddistinguersi per la sua abilità nel gestire l’aumento degli ordini online e per l’attenzione rivolta ai clienti, adesso sta dimostrando uno spiccato interesse verso la lotta allo spreco alimentare.

Con l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro” non si fa riferimento ad un limite categorico. Nel caso di alimenti freschi, la data indicata può benissimo slittare di un paio di giorni se il cibo viene conservato nella maniera corretta. Con i prodotti secchi si può aspettare ancora di più.

La speranza, per Waitrose, è che eliminando l’etichetta i clienti si libereranno dei prodotti solamente quando questi non potranno più essere consumati senza lasciarsi influenzare dalla data indicata. Spesso, gli alimenti vengono gettati quando sono ancora in buone condizioni. In questo modo, si potrebbe evitare tale spreco.

Un piano di autocontrollo per i supermercati

La professoressa Patrizia Laurenti, in un’intervista a Il Messaggero, ha preciso che questa iniziativa non può essere fatta con le “date di scadenza” vere e proprie. Una “alterazione della composizione microbiotica” dell’alimento, infatti, può comportare dei problemi di salute – in particolare nei soggetti più anziani o nei bambini.

Data di Scadenza (fonte web) (1)
Data di Scadenza (fonte web)

La Laurenti ha proposto un piano di autocontrollo che i supermercati potrebbero seguire contro allo spreso. La professoressa ha consigliato di abbassare i prezzi dei prodotti – o donarli ai più bisognosi – quando la data di scadenza si avvicina.