Silvester Stallone, ricoverato d’urgenza in terapia intensiva | Lo spettacolo si è trasformato in un incubo per l’attore

Quattro giorni in terapia intensiva per l’attore di Rocky e Rambo. Insomma, Sly è davvero vivo per miracolo.

Silvester Stallone (foto web)
Silvester Stallone (foto web)

Per qualcuno sarà sempre Rocky. Per altri, invece, è Rambo. Oppure, per i più giovani, Barney Ross de “I Mercenari”. Ma per tutti è, indiscutibilmente un mito di Hollywood. Stiamo parlando, ovviamente, di Sylvester Stallone. Un attore amato da tutti. Ma che è vivo per miracolo. Scopriamo insieme cosa gli è successo e come si è salvato.

La carriera di Sylvester Stallone

Non solo le epopee di Rocky e Rambo. O, quella, più recente, de “I Mercenari”. Sylvester Stallone è uno degli attori più longevi e apprezzati del panorama hollywoodiano. A luglio ha compiuto 75 anni, ma non molla di un centimetro. E da tempo è lanciato anche nella carriera da regista.

Soprannominato “Sly”, oltre alle tre saghe, alcuni suoi film cult sono “Cobra”, “Lo specialista”, “Sorvegliato speciale”, “Tango & Cash” e “Fuga per la vittoria”, dove recita al fianco di miti calcistici come Pelè.

Il suo nome è presente tra le celebrità della nota Hollywood Walk of Fame di Los Angeles dal 14 giugno 1984. Una vita di grandi successi, ma anche di dolori. Quello più grande, la morte del figlio Sage, nel 2012.

E’ stato lo stesso popolarissimo attore statunitense a dichiarare di aver temuto moltissimo per la propria vita. Dalla sua mole, i suoi muscoli, il suo sguardo da duro, non lo diremmo. Ma Stallone ha raccontato, senza infingimenti, di aver avuto davvero paura. Proprio mentre girava uno dei suoi film più famosi.

Vivo per miracolo

Le scene, infatti, sono quelle di “Rocky IV” e dei combattimenti sul ring con Ivan Drago, il pugile sovietico interpretato da Dolph Lundgren. Una montagna di muscoli, con lo sguardo d’acciaio.

In un documentario che potete trovare su YouTube, il popolare attore ha dichiarato di essersi ferito gravemente durante le riprese del combattimento don Lundgren: “Gli dissi: ‘Perché non facciamo sul serio? Prova a mandarmi ko. Colpiscimi più forte che puoi’. Fu una cosa molto stupida da dire” ricorda oggi Stallone. Il pugno è forte e colpisce lo sterno. Non una cosa da poco, come può accadere. Ma qualcosa che ha reso necessario il ricovero urgente in terapia intensiva. Un lungo viaggio dal Canada (dove è stato girato il film) alla California.

Una scena di Rocky IV (web source) 9.8.2022 direttanews
Una scena di Rocky IV (web source)

Stallone oggi ricorda quella drammatica notte, con il cuore gonfio, la pressione sanguigna addirittura a 260. E’ rimasto in terapia intensiva per ben quattro giorni. Insomma, Sly non è morto per miracolo.