Ezio Greggio può finalmente raccontare la sua verità. Si può resistere a tutto, tranne che alle tentazioni.
Personaggio istrionico, Ezio Greggio. Sulla cresta dell’onda del successo ormai da diversi lustri. E proprio a distanza di circa trent’anni, arriva un racconto inedito su un famosissimo collega. Ecco tutta la verità del conduttore televisivo e attore.
L’istrionico Ezio Greggio
68enne, il nome di Ezio Greggio è legato indissolubilmente a “Striscia la notizia”. Ha condotto fin dalla prima edizione il telegiornale satirico ideato da Antonio Ricci, di cui è il volto più rappresentativo insieme ad Enzo Iacchetti.
Risiede nel principato di Monaco, dove organizza il Monte-Carlo Film Festival de la Comédie. È fondatore e animatore di un’associazione impegnata in favore dei neonati prematuri, l’«Associazione Ezio Greggio», attiva dal 1995 nell’assistenza pediatrica.
Per lui una carriera che va ben oltre la conduzione di “Striscia la notizia”. Per lui, infatti, anche diverse apparizioni in commedie italiane assai esilaranti. Qualche titolo: “Occhio alla perestrojka”, regia di Castellano e Pipolo (1990), “Infelici e contenti”, regia di Neri Parenti (1992), “Selvaggi”, regia di Carlo Vanzina (1995), “Dracula morto e contento”, regia di Mel Brooks (1995) e, recentemente, “Lockdown all’italiana”, regia di Enrico Vanzina (2020). Per lui anche esperienze registiche, con la più iconica rappresentata dall’esordio del 1994, “Il silenzio dei prosciutti”.
La rivelazione sul collega
E riguarda proprio uno dei film di successo di Greggio la rivelazione che il popolare artista ha fatto su un collega altrettanto famoso, Renato Pozzetto. I due, infatti, hanno recitato insieme nella spassosa commedia del 1992, “Infelici e contenti”. In quel film Greggio interpreta un non vedente, mentre Pozzetto una persona limitata sulla sedia a rotelle.
Pozzetto è annoverato tra i capiscuola del cabaret italiano, la sua particolare forma di umorismo, caratterizzata da una vena surreale, lo ha reso uno dei protagonisti più noti e apprezzati della comicità italiana. Qualche titolo: “Mia moglie è una strega” (1980), “Il ragazzo di campagna” (1984), “E’ arrivato mio fratello” (1985), “Grandi Magazzini” (1986) e i due capitoli de “Le comiche” (1990 e 1991). Più recentemente ha interpretato un ruolo drammatico nel film “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati.
Su Pozzetto, quindi, si è abbattuta la rivelazione di Greggio, contenuta negli extra di un DVD realizzato qualche tempo fa. Il film è un divertente road movie che, nel racconto di Greggio, è diventato anche un road movie culinario. Sebbene in quel periodo Pozzetto stesse tentando di dimagrire: “E’ inutile che ci provi a farmi mangiare, tanto io non mangio” la risposta di Pozzetto a Greggio che, invece, gli proponeva prelibatezze.
Ma, come è noto, si può resistere a tutto tranne che alle tentazioni. E così, a Greggio che spesso tentava di nascosto di lasciare il cibo nel camper, Pozzetto rispondeva: “Entra pure, stronzo”. E i due mangiavano insieme.