Il neo attaccante del Tottenham Richarlison ha rischiato grosso. La sua vita è stata sospesa su di un filo.
Richarlison de Andrade, per tutti semplicemente Richarlison, è uno dei calciatori brasiliani in rampa di lancio negli ultimi anni. Esploso in Inghilterra con la maglia dell’Everton, con cui ha segnato 53 gol e sfornato 14 assist in 152 presenze, in carriera ha ottenuto grandi successi con la maglia della Nazionale verdeoro.
Con il Brasile, infatti, l’attaccante classe 1997 ha vinto la Copa America nel 2019 ma non solo. Richarlison è stato infatti il bomber della Selecao alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che ha visto proprio i verdeoro conquistare la medaglia d’oro. E nella competizione dei cinque cerchi olimpici, l’attaccante ha vinto il titolo di capocannoniere con ben 5 gol.
E nel corso di questa estate, Richarlison ha fatto il salto in una big della Premier League passando dall’Everton al Tottenham. Per metterlo a disposizione dell’allenatore italiano Antonio Conte, la dirigenza degli Spurs ha sborsato ben 50 milioni di sterline più 10 di bonus nelle casse del club di Liverpool.
Ben 60 milioni di sterline in totale (circa 69 milioni di euro)quindi per portare il brasiliano al Tottenham Hotspurs Stadium, che è anche la più alta mai spesa dal società di Londra per un calciatore dopo i 60 milioni di euro spesi nel 2019 per acquistare Ndombele dal Lione.
Richarlison, però, ha rischiato di non arrivare mai in Inghilterra a causa di una infanzia molto difficile in Brasile in cui ha addirittura rischiato la vita.
Richarlison ha rischiato la vita, pistola punta alla testa in Brasile
In diverse interviste, infatti, Richarlison ha sempre raccontato delle difficoltà vissute da bambino in Brasile. L’attaccante è nato in una città al nord dello stato di Espírito Santo, nel sudest dello stato brasiliano, un piccolo paesino dove regna la povertà.
Nelle favelas, il verdeoro è stato costretto a darsi da fare sin da bambino per guadagnare anche solo qualche moneta. Ha raccontato di aver venduto caramelle e gelati per aiutare la famiglia e proprio questo “lavoro” gli stava per costare la vita.
In una intervista al quotidiano spagnolo AS, Richarlison ha raccontato: “Tornavo da scuola con i miei amici e un uomo pensava che stessi vendendo droga nella sua zona. Mi ha puntato la pistola in testa e mi ha minacciato, ma grazie a Dio ho avuto la tranquillità di spiegargli che stavo andando al campo da calcio e che non vendevo né usavo droghe”.
Una disavventura che poteva finire in tragedia, ma che ha fatto capire all’ora giovane Richarlison di trovare una strada migliore per la sua vita: “Volevano spararmi, ma il calcio mi ha salvato la vita. Ero molto spaventato. Ora è facile parlarne, ma quel momento ha segnato la mia infanzia e mi ha spinto a cercare un cammino diverso rispetto ai miei amici”.