Il portiere della Juventus Mattia Perin ha raccontato un retroscena inedito sulla sua vita che ha messo a rischio la sua carriera.
Mattia Perin è il secondo portiere della Juventus, un numero 12 di totale affidamento che ogni volta che viene chiamato in causa risponde sempre presente. In questo inizio di campionato, anche “favorito” dall’infortunio di Szczesny, l’estremo difensore ha giocato da titolare in Serie A mettendo in campo ottime prestazioni e mantenendo la porta inviolata.
Il ragazzo di Latina è arrivato alla Juventus nell’estate del 2012, quando i bianconeri hanno versato circa 14 milioni nelle casse del Genoa salvo poi tornare in rossoblù nel 2020 in prestito per una stagione.
Con la maglia della Vecchia Signora, Perin ha comunque conquistato diversi trofei: ovvero due scudetti e una Supercoppa italiana. Nella sua prima avventura torinese, però, il portiere è andato incontro anche due grave infortuni alla spalla che lo ha tenuto fuori per tante partite.
E ancor prima di questi problemi, l’ex Pescara è andato incontro anche a due rotture del legamento crociato a meno di un anno di distanza l’uno dall’altro quando vestiva la maglia del Genoa.
Infortuni gravissimi che hanno minato le certezze di Perin e che hanno messo a dura prova il suo desiderio di continuare a giocare a calcio.
Mattia Perin e il dramma degli infortuni: ha pensato di lasciare il calcio
Due infortuni al legamento crociato del ginocchio nel 2016 e nel 2017, due problemi alla spalla entrambi nel 2019 e ben quattro interventi chirurgici che hanno visto Perin finire sotto i ferri.
Momenti difficilissimi quelli vissuti dal portiere che in un’età in cui i calciatori sono al massimo della loro carriera si è visto costretto a letto per tantissimo tempo. E proprio per questo motivo, all’ennesimo infortunio, Perin ha pensato di appendere i guantoni al chiodo e dire addio al calcio.
“Dopo aver subito quattro operazioni ho pensato al ritiro, è vero. Ma ho ancora il fuoco dentro e non mollo” ha dichiarato in una intervista del passato. E recentemente, dopo la partita contro la Sampdoria, ai microfoni di Sky Sport ha anche rivelato come è riuscito a risalire da quel momento di sconforto.
Perin ha infatti dichiarato di essersi affidato a una mental coach per lavorare su se stesso e per riacquisire consapevolezza nei propri mezzi. L’esperta in questione è Nicoletta Romanazzi, che ha gestito anche Marcell Jacobs il campione olimpico italiano nei 100 metri e nella staffetta 4×100.