Iperglicemia e diabete, questo alimento è un veleno per chi ne soffre | L’assunzione consigliata è massimo due volte alla settimana

Per chi ha il diabete e soffre di iperglicemia il consumo di questo alimento diventa pericoloso. Bisogna fare molta attenzione per non aggravare la situazione. 

Misurazione della glicemia (foto web)
Misurazione della glicemia (foto web)

L’importanza di frutta e verdura:

Abbiamo imparato quanto sia importante integrare frutta e verdura nella nostra dieta. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità raccomanda il consumo di almeno 400 grammi al dì di questi cibi. Stiamo parlando del corrispettivo di 5 porzioni, 3 di verdura e 2 di frutta freschi. Ma affinché le fibre, le vitamine e i minerali preziosi per il nostro benessere, arrivino nel nostro corpo bisogna rispettare alcune regole.

La verdura non dovrebbe mai essere troppo cotta per non rischiare di perdere i suoi nutrienti essenziali. La frutta, invece, ha altre caratteristiche e, sebbene faccia bene, dovrebbe essere mangiata con parsimonia.

In estate è un frutto sempre presente sulla tavola:

É il caso di un frutto presente soprattutto sulle nostre tavole da fine luglio fino a ottobre. Infatti, mangiare questo dolce frutto estivo in grandi quantità potrebbe dare qualche problema. Si tratta dell’uva, dolce, rinfrescante e dal sapore zuccherino. Non importa se sia bianca, rossa o nera, l’uva porta con sé molti benefici tra cui vitamine e antiossidanti.

Ancora, è fondamentale per uno dei prodotti d’eccellenza della nostra terra, il vino. Ma tra le sue tante virtù, ci sono degli aspetti che dovrebbero farci rallentare nel mangiarne in grandi quantità. Vediamo di cosa si tratta.

L’uva: poco calorica ma ricca di glucosio

L’uva è un dolce zuccherino, la cui percentuale di carboidrati arriva addirittura al 96%. Nonostante ciò, ha poche calorie (61 per 100g). Ma dietro queste poche calorie si nasconde un moderato indice glicemico, ed ecco che scopriamo il primo nemico degli amanti dell’uva. Specialmente chi soffre di iperglicemia e diabete, dovrebbe limitare il consumo di questo frutto a 2-3 volte a settimana. Anche chi vuole tenere sotto controllo gli zuccheri non dovrebbe comunque abusarne perchè potrebbe provocare un effetto lassativo e causare diarrea, indigestione, crampi o flatulenza.

É bene, quindi, masticare buccia e polpa molto bene ed eliminare i semini all’interno dell’acino. Chi soffre di colite o altri problemi intestinali dovrebbe consultare il proprio medico e chiedere consiglio sui possibili disagi che potrebbero nascere dal consumare uva. Ancora, alcuni studi hanno dimostrato che le sostanze contenute nell’uva potrebbero interferire con alcuni farmaci.

Uva (foto web)
Uva (foto web)

Nello specifico stiamo parlando di farmaci metabolizzanti dal citocromo P450, anticoagulanti e antiaggreganti. Per finire, è molto importante acquistare uva di cui si sappia la provenienza e che non abbia subito trattamenti chimici come pesticidi. Per il resto, un acino contiene in sé sostanze antiossidanti, antinfiammatorie di cui beneficiano l’apparato cardiovascolare, i cervello e la pelle.