I prezzi dell’energia sono in continuo rialzo, ed il governo dovrà intervenire. Ecco cosa potrebbe accadere tra appena qualche settimana.
La guerra fra Russia ed Ucraina non sta tardando a far sentire i suoi effetti negativi. I prezzi dell’energia, difatti, sono iniziati ad aumentare già da diverso tempo. Tuttavia solo di recente si sta dando maggiore importanza a questa problematica.
Con la stagione autunnale alle porte la situazione potrebbe solo peggiorare. Difatti nei prossimi mesi le ore di luce diminuiranno notevolmente, e sarà necessario ricorrere all’illuminazione artificiale. Presto o tardi arriverà anche il freddo e bisognerà riscaldare abitazioni ed uffici.
Ma come si fa con lo stop delle forniture della Russia? Le bollette aumentano vertigiosamente, e non tutti possono pagarle.
La Confcommercio è stata tra le prime a lanciare l’allarme. Secondo una stima, infatti, a partire dal mese di ottobre i costi delle fortinute sono destinati a raddoppiare. Tutto questo potrebbe portare alla chiusura di ben 120mila aziende italiane.
Dunque bisogna prepararsi al peggio. Ben presto potrebbe esserci un lockdown energetico che permetterebbe di limitare i danni.
L’UE si prepara alle restrizioni
Sembra assurdo parlare nuovamente di lockdown, ma è indispensabile. Anche se la causa è ben diversa, dobbiamo prepararci a fare delle nuove rinunce. L’Unione Europea, di fronte all’immente minaccia del caro bollette, si sta organizzando per mettere in pratica delle misure di contenimento.
I vari governi stanno analizzando diverse ipotesi. Tra queste vanno annoverate: lo spegnimento delle vetrine dei negozi, l’abbassamento dei riscaldamenti, la riduzione dell’illuminazione pubblica.
Le aziende costrette a spegnere le macchine
In Italia, Draghi sta valutando di intervenire per aiutare econimicamente i nuclei familiari ad affrontare l’emergenza energetica.
Le aziende, però, sono in affanno, e non riescono a coprire i costi di produzione.
Molti imprenditori hanno già annunciato di essere costretti a spegnere le macchine di produzione a causa dei costi insostenibili delle bollette.
Ecco cosa potrebbe accadere in Italia
Dunque gli altri stati europei sono già al lavoro per evitare ulteriori danni. Il caso italiano può risultare più particolare, essendoci un governo in uscita. Il governo dimissionario, infatti, pur essendo ancora in carica, eviterebbe di emanare nuovi provvedimenti.
Tuttavia in caso di peggioramento della situazione, sarà necessario un intervento da parte del capo dello stato.
Nei prossimi mesi potrebbe scattare il terzo livello di emergenza. In quel caso ci sarà davvero da preoccuparsi. Anche in Italia, infatti, si potrebbe dover ricorrere a restrizioni molto dure. Chiusura degli uffici in anticipo, l’uso dell’acqua calda precluso in alcune ore del giorno, chiusura dei locali pubblici alle 23.