James McClean, il calciatore questa volta esagera | Gli inglesi non possono accettare anche questo

Il calciatore James McClean si è reso protagonista di un gesto che ha fatto scalpore in tutta l’Inghilterra.James McClean

James McClean (Foto Web)Dallo scorso 8 settembre, il Regno Unito, e non solo, piange la scomparsa della Regina Elisabetta II. Nei pressi di Buckingham Palace si raccolgono giorno dopo giorno centinaia e centinaia di persone che vogliono omaggiare la sovrana scomparsa, lasciando un loro ricordo tra fiori, foto e lettere.

E anche il mondo del calcio, e dello sport in generale, ha deciso di manifestare rispetto e devozione per la donna che regnato per 70 anni. Nel primo weekend dalla sua scomparsa, infatti, si sono fermati tutti i campionati calcistici in Inghilterra, Scozia e Irlanda così come tutte le altre manifestazioni sportive.

Ripreso il normale corso delle varie leghe, poi, non sono mancati gli omaggi alla Regina Elisabetta II. Dal lutto al braccio, al minuto di silenzio, fino alle coreografie dei tifosi e le immagini della sovrana proiettate sui maxischermi degli stadi.

A vivere da vicino questi momenti è stata anche una squadra italiana: ovvero il Napoli, che contro i Glasgow Rangers in Champions League ha toccato con mano l’amore del popolo scozzese per Elisabetta.

Ma nel mondo del calcio c’è chi non si è mostrato colpito dalla morte della Regina e lo ha fatto chiaramente vedere in campo. Si tratta di James McClean, soprannominato anche come il “calciatore più odiato d’Inghilterra”. 

James McClean non omaggia la Regina Elisabetta II: il motivo

James McClean è un centrocampista del Wigan e della Nazionale della Repubblica d’Irlanda e in carriera si è reso protagonista di diversi atteggiamenti anti-britanniciIl calciatore è nato in Irlanda del Nord, e dopo aver vestito le maglie di quella selezione giovanile ha deciso di difendere l’Eire.

Una posizione “repubblicana” che McClean ha ribadito in più di un’occasione in passato con atteggiamenti che hanno fatto grande rumore in Inghilterra. Il più importante qualche anno fa, quando l’11 novembre, il giorno del Remembrance day, dedicato alla memoria dei soldati britannici che hanno perso la vita nella Seconda Guerra Mondiale, si era rifiutato di indossare la tradizionale spilla a forma di papavero sulla maglia.

Il motivo del suo “odio”? Il purtroppo famoso Bloody Sunday, la domenica di sangue avvenuta nel 1972 a Derry, la città natale di McClean, in cui l’esercito britannico massacrò 14 manifestanti per i diritti civili.

Il calciatore non se l’è sentita allora di legarsi a un Paese che ha ucciso manifestati pacifici della sua città. E la sua posizione non si è mossa di un centimetro neanche per la morte della Regina Elisabetta II.

Nel corso del minuto di silenzio prima di Wigan-Huddersfield, infatti, McClean si è distaccato dall’abbraccio dei suoi compagni di squadra, si è tenuto distante e non ha partecipato all’omaggio alla sovrana scomparsa. 

James McClean
McClean e il minuto di raccoglimento per la Regina Elisabetta II (Foto Web)

Il “calciatore più odiato d’Inghilterra” si è così reso protagonista di un altro episodio controverso che ha diviso l’opinione pubblica tra i britannici che gli hanno riservato insulti e gli irlandesi che lo hanno applaudito.