Tumore ai testicoli, malattia che fa paura | I sintomi che anche i giovani non devono sottovalutare

Essere colpiti da una malattia all’apparato riproduttivo è il timore di molti, uomini o donne. Spesso però si pensa che questi problemi non possano riguardare i più giovani, ma è in crescita il numero degli under 40 che risulta essere colpito dal tumore ai testicoli.

Sottoporsi a controlli periodici è fondamentale per evitare di scoprire di essere malati quando ormai può essere troppo tardi. Per una donna, però, è quasi naturale, salvo pochi casi, andare regolarmente dal ginecologo, in modo tale da tenere sotto controllo il ciclo mestruale e verificare eventuali problemi a utero e ovaie.

tumore testicolo
Tumore testicolo – Foto | PIxabay

Molti uomini, invece, sono più riluttanti e ritengono quasi motivo di vergogna recarsi dall’andrologo. Anzi, molti lo fanno solo in presenza di sintomi specifici. Non sottovalutare i segnali che possono arrivare dal nostro corpo è però fondamentale per entrambi.

Tumore ai testicoli: il terrore per molti uomini

Si pensa spesso che un tumore possa colpire soprattutto chi non è più giovanissimo o ha qualcuno in famiglia che ha avuto lo stesso problema, ma in realtà non è sempre così. Questo vale anche per quello al testicolo, che è stato diagnosticato a un numero sempre maggiore di persone che vanno dai 20 ai 40 anni.

A differenza delle donne, sono in pochi gli uomini a fare prevenzione, ma fortunatamente anche in questo ambito la medicina ha fatto progressi importanti.

Ben il 93% dei pazienti risulta essere infatti senza malattia a cinque anni dalla diagnosi e può considerarsi guarito. NUmeri che cnfermano come i trattamenti a cui si viene sottoposti siano ormai sempre più efficaci, oltre a dare meno effetti collaterali.

Non solo, ora è possibile anche preservare la propria fertilità anche nei casi in cui si sia subita l’asportazione dell’organo e si sia fatta chemioterapia o radioterapia.

I sintomi da non sottovalutare

Prestare attenzione a eventuali disturbi che possono manifestarsi è fondamentale in modo tale da poter intervenire, se necessario, il prima possibile.

Ci sono diversi segnali che non dovrebbero essere mai sottovalutati, in modo particolare per chi è al di sotto dei 40 anni. È il caso di perdita di volume, rigonfiamento del testicolo, dolore sordo nella parte inferiore dell’addome o all’inguine, sangue nelle urine, pesantezza o formazione di liquido nello scroto o dolore all’organo.

Il primo passo che ogni uomo dovrebbe compiere come forma di prevenzione è l’autopalpazione, esattamente come le donne fanno con il seno. Questo permette di rilevare al tatto eventuali anomalie e chiedere eventuale consiglio a un esperto.

Dottore – Foto | Pixabay

Effettuare una visita andrologica annuale sarebbe altrettanto consigliato, a maggior ragione per i casi criptorchidismo, ovvero la mancata discesa di un testicolo nel sacco scrotale, o in caso di atrofia testicolare, precedente tumore testicolare o familiare.