Era una delle interpreti più apprezzate del cinema italiano. Dopo il suo debutto in teatro è diventata famosa per le sue apparizioni in Rai e poi al cinema accanto a uno dei registi ed interpreti più famosi del nostro paese.
L’attrice, ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo della recitazione a teatro, precisamente sul palco del Teatro di Parma. Quell’esperienza le è servita per essere notata dal grande regista Antonio Giulio Bragaglia, che l’ha scritturata come protagonista di un suo spettacolo.

Lo spettacolo italiano piange la scomparsa di una delle più celebri interpreti
Il primo lavoro che ha portato in scena è in Anna Christie di Eugene O’Neill, nel 1946. Stiamo parlando di Lydia Alfonsi, l’attrice diventata celebre in Italia grazie alla partecipazione dei più celebri teleromanzi degli anni ’60.
La sua carriera teatrale è comunque continuata a crescere e negli anni; Lydia ha portato in scena personaggi importantissimi del calibro di Medea, Elena, Fedra ed Elettra. Il suo nome è stato uno dei più pesanti per quanto riguarda la recitazione dal vivo e le sue interpretazioni sono rimaste nella storia di alcuni dei più importanti teatri d’Italia, come il piccolo teatro di Milano e lo stabile di Genova.
La famose interprete si è spenta serenamente all’età di 94 anni. E’ stata lei la protagonista di numerose serie televisive Rai; il suo primo sceneggiato portato in televisione risale al 1960. Lei era la protagonista de La pisana, una serie tratta dal capolavoro di Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano. Da quel momento sono state molteplici le sue apparizione in TV.
Il pubblico ha potuto ammirare il suo estremo talento in Luisa Sanfelice, tratta dal romanzo di Verga, il segreto di Luca ispirato all’opera di Alexandre Dumas e Porte aperte di Gianni Amelio nel 1990.
L’ultima sua apparizione ne La vita è bella di Benigni
L’ultima sua grande apparizione l’ha portata sul grande schermo con uno dei capolavori più apprezzati in Italia e nel mondo. Nel 1997 ha ottenuto un ruolo nel film la vita è bella, di Roberto Benigni. Lei era l’editrice Guicciardini.
Quella parte è stata per lei l’ultima, poiché dopo la partecipazione al film si è ritirata definitivamente dalle scene. Nel 1970, però, Lydia aveva ricevuto un importante riconoscimento come miglior attrice televisiva italiana dalla critica francese e nel 2009 aveva ricevuto il premio alla carriera del Milano Palazzi liberty. Oggi Lydia non c’è più, ma lascia sicuramente per il suo pubblico un patrimonio artistico eccezionale. I suoi film rimarranno nella storia della televisione e del cinema.