Assegno unico, a chi spetta l’aumento previsto dal governo? Le novità sugli importi sui requisiti necessari

Ancora una novità in merito all’Assegno unico per le famiglie. Il limite Isee e l’importo sono stati modificati.

La realtà del sussidio riguardante diverse famiglie italiane è in continuo mutamento. Le situazioni e gli interventi statali cambiano di continuo e le persone che attendono una risposta ai rincari e alla forte inflazione in atto necessitano di adeguamenti importanti. Per loro, l’attuale esecutivo ha deciso di mettere in campo alcune forze economiche, anche se si potrebbe sempre fare di meglio.

Aumenti sull'assegno unico (fonte web)
Aumenti sull’assegno unico (fonte web)

In atto c’è un’erogazione determinante per le famiglie italiane, quella relativa all’Assegno unico per i figli. Uno strumento sussidiario fondamentale, data la necessità di gonfiare la tasca di diverse famiglie in difficoltà, che per tale motivo hanno smesso di procreare. Infatti, i costi per far crescere una famiglia in una situazione economica stabile sono sempre più difficili.

La necessità dell’Assegno unico alle famiglie

Sono tantissime le persone che vivono in uno stato di precarietà e di difficoltà finanziarie. Specie nel nostro paese, gli stipendi restano bassi e sono rare le situazioni in cui i datori li aumentano. Eppure, le entrate reddituali delle loro casse sembrano essere di 649 volte quelle di un operaio (Corriere della sera), ma non si riescono a trovare degli accordi con i sindacati per una ripartizione equa dei risultati d’azienda con impiegati e operai.

Una situazione che va avanti da anni e che ha portato al collasso di diverse famiglie e all’incertezza degli over 30 nel mettere a mondo dei figli. Specie chi lavora nell’edilizia, nel comparto ristorativo, nell’artigianato, nel turismo e in agricoltura, si trova in difficoltà alla fine del mese, con un reddito massimo di 25 mila euro (secondo il sito we-wealth).

L’Assegno unico per la crescita delle famiglie italiane

Tutta questa complessa situazione ha portato ad un’abbassamento drastico nell’indice di nascite. Secondo i dati dell’Istat, le donne italiane, in media, posseggono 1,24 figli, a fronte degli 1,59 della media europea. Una mancanza di ricambio generazionale che va, sicuramente, ad influire sulla produzione del paese italiano nei tempi a venire.

Proprio per questo motivo, l’esecutivo ha deciso di mettere in piedi lo strumento dell’Assegno unico alle famiglie, determinante per il loro benessere. La misura verrà modificata dal 1° gennaio 2023 e vedrà aumentare l’importo per via del carovita in atto. L’erogazione diviene automatica per tutti i beneficiari del 2022.

Il marchio dell'Inps erogatore dell'Assegno unico
Assegno unico erogato dall’Inps (WebSource)

Inoltre, per poter ricevere il sussidio statale, non serviranno più 15.000 euro di Isee, ma si passerà a 16.200 euro. Aumenterà anche la soglia di Isee maggiore che, da 40.000 euro, arriverà a 43.200 euro. In più, si passerà da un importo pari a 175 euro a uno che raggiungerà i 189 euro.