Una macabra scoperta in California, dopo che un bambino di 8 anni perde la vita al rientro da una vacanza con i genitori, per infezione da meningoencefalite amebica primaria.
Il piccolo Benjamin Abbott aveva solo 8 anni, non aveva idea che quella che doveva essere una rilassante vacanza coi suoi genitori alle terme di Hot Ditch, Bishop, contea Inyo California, si sarebbe trasformata in un incubo, quando nel 2018, a seguito della vacanza, comincia a manifestare i sintomi della meningoencefalita ambica primaria, infezione rara ma fulminante, provocata dalla Naegleria fowleri, conosciuta come ameba mangia cervello.

La Naegleria fowleri, è un protista, organismo che vive in acque dolci con temperature variabili e che si sviluppa al meglio nelle acque tiepide. Penetra attraverso le cavità nasali, ed essendo la temperatura corporea interna favorevole risale lungo le fibre del nervo olfattivo fino ad arrivare al cervello. Il parassita quindi si riproduce velocemente nutrendosi del tessuto nervoso cerebrale, con sintomi, che esordiscono tra una e due settimane dall’infezione, quali cefalee, nausea, vomito, rigidità del collo, stato confusionale, ed, infine, la morte. Per la diagnosi sono necessarie una puntura lombare con analisi del liquido cerebrospinale e biopsia cerebrale. Ad oggi, probabilmente complice il surriscaldamento globale, si diffonde in varie aree, non solo degli Stati Uniti, ma soprattutto nelle aree meridionali.
Ameba mangia cervello: la morte di Benjamin non ha portato alla chiusura delle terme, l’accusa di omicidio colposo

Inoltre, nel mirino, sarebbe finito anche il resort Keough’s Hot Spring, accusato di contaminazione e non corretta manutenzione delle acque di scarico. Al momento non sembrano esserci dichiarazioni rilasciate dalla controparte, ma i genitori di Benjamin, i Signori Abbott, affermano di essere profondamente disturbati al pensiero che le terme siano ancora aperte, con il pericolo invisibile dell’ameba che minaccia gli ignari visitatori.