Acquisti online da questa azienda? Cosa si nasconde dietro i prezzi bassissimi

Condizioni di lavoro estreme, punizioni e stipendi bassissimi, si nasconderebbero dietro Shein, il colosso del fast fashion online, famoso per i prezzi concorrenziali e temuto dai competitors. A fare luce sulla questione un’inchiesta di Channel 4, la nota rete televisiva britannica.

Con la crisi pandemica e la guerra in corso, il rincaro prezzi ha portato sempre più utenti a fare scelte volte al risparmio e preferire lo shopping online. La modalità di acquisto da casa, prende sempre più piede, è veloce, pratico e riceviamo gli articoli direttamente all’ovile senza doverci stressare col traffico soprattutto nelle grandi città.

Shein inchiesta Channel 4
Acquistare online – Foto da Pexels di Karolina Grabowska

Molte aziende hanno cavalcato l’onda del cambiamento negli ultimi anni, per adeguarsi e combattere la crisi dei guadagni, ma di certo Shein, il colosso cinese, fondato nel 2008 da Chris Xu è tra l’azienda che ne ha tratto maggior vantaggio, essendo stato nel 2020 tra i brand più discussi su Youtube, TikTok ed Instagram.

Shein, vende abiti a prezzi estremamente ridotti, e se spesso vi siete domandati come possano guadagnare su prezzi così bassi, paragonando la qualità e lo stile di altri competitors, l’inchiesta di Channel 4 condotta da Iman Amrani, affermata giornalista freelance, accende una luce sul lato oscuro del fast-fashion, dandovi una risposta, portando delle telecamere nascoste all’interno di alcune delle fabbriche utilizzate da Shein per la produzione dei loro capi.

Channel 4 e l’inchiesta su Shein, le preoccupanti scoperte sul fast-fashion

Quelli che per noi italiani, cresciuti in uno stato sociale e tutelati dal diritto e dai sindacati, sembrerebbero racconti dell’orrore, sono per i dipendenti di queste fabbriche, delle amare realtà. L’inchiesta avviata da Iman Amrani, che riesce ad infiltrare giornalisti sotto copertura con telecamere nascoste, denuncia condizioni di lavoro preoccupanti, con turni di 18 ore, 1 giorno di riposo mensile, severe punizioni per gli errori commessi con importanti detrazioni dal salario, stipendi mensili medi di circa 550 euro, con un equivalente medio di circa 4 centesimi a capo prodotto. Preoccupa inoltre, non solo la triste condizione lavorativa dei dipendenti, ma anche il severo impatto ambientale che la produzione di questi capi a basso costo, riversa sulla nostra terra, con utilizzo di sostanze chimiche e materiali scadenti.

Inchiesta Shein Channel 4
Produzione artigianale Shein sotto inchiesta – Foto da Pexels di Leticia Ribeiro

Intanto il marchio Shein, prende le distanze dalle accuse, informando di non essere proprietario delle fabbriche di produzione, ma di avere addirittura stipulato dei Codici di condotta con i fornitori, basati sulle convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO International Labour Organization) in rispetto delle leggi e normative del paese. Si dichiara estraneo ed afferma che effettuerà severi controlli e che avranno seguito seri provvedimenti.

E’ sempre più importante fare degli acquisti consapevoli, considerare la qualità dei prodotti che scegliamo, le condizioni ecologiche, ma anche sociali in cui suddetti prodotti vengono manufatti. Spesso essere più selettivi ci garantisce livelli più alti e ci permette di contribuire al giusto funzionamento del mondo.