Il frutto che combatte in maniera miracolosa la glicemia | Bisogna mangiarne 3 al giorno

Una dieta povera di carboidrati non solo aiuta i pazienti diabetici a tenere sotto controllo la glicemia, ma allontana anche il rischio di sviluppare la malattia

Il diabete ha molto a che fare con le condizioni sociali ed economiche. Qualcuno lo definisce “una patologia socioeconomica”. Ma, come sappiamo, può essere combattuto anche con una dieta adeguata. In particolare, vi consigliamo di mangiare con regolarità questo frutto, che combatte in maniera molto efficace la glicemia.

Glicemia (web source) 30.10.2022 direttanews
Glicemia (web source)

Se la diffusione del diabete in Italia si aggira intorno al 7% della popolazione, con una prevalenza nel genere maschile, maggiore è la deprivazione sociale della persona, più è alto il rischio che questa persona sviluppi diabete e vada incontro a complicanze. Quanto mai insidiose.

Se non ti muovi ti ammali, e l’inattività motoria sarà sempre di più responsabile di una pandemia di gravi condizioni mediche. Dal diabete all’obesità, con costi sanitari elevatissimi. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, tra il 2020 e il 2030 quasi 500 milioni di persone a causa dell’inattività fisica svilupperanno malattie cardiache, obesità, diabete o altre malattie cosiddette non trasmissibili. Con un costo annuo di 27 miliardi di dollari per l’assistenza sanitaria.

Il diabete è una malattia in cui c’è aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero; la glicemia) per un deficit della quantità. E, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas. Tra i sintomi che possono celare la patologia del diabete ancora non diagnosticata segnaliamo vista offuscata, difficoltà di concentrazione, respiro pesante, alito acetonemico, dal caratteristico sentore di aceto, nausea e vomito, dolori addominali, sonnolenza, perdita di coscienza – nei casi più gravi – e talvolta coma.

Ecco il frutto che combatte la glicemia

Una dieta povera di carboidrati non solo aiuta i pazienti diabetici a tenere sotto controllo la glicemia, ma allontana anche il rischio di sviluppare la malattia nelle persone con pre-Diabete e a evitare la sua progressione nel pazienti con Diabete non ancora trattato farmacologicamente. È quanto sostiene uno studio coordinato dalla Tulane University di New Orleans e pubblicato su Jama Network Open.

Lo studio clinico ha preso in esame 2.722 persone tra i 40 e i 70 anni. Metà di essi ha continuato con il consueto regime alimentare. Gli altri sono stati sottoposti a un regime dietetico che li ha portati progressivamente a consumare meno di 60 grammi netti di carboidrati al giorno.  A 6 mesi di distanza, il gruppo che seguiva la dieta aveva livelli più bassi di glicemia a digiuno (-10,3 mg/dL), era dimagrito di 5,9 kg e aveva livelli di emoglobina glicata più bassi di 0,23 punti. Una quantità modesta ma rilevante.

La glicemia è il valore della concentrazione di glucosio nel sangue.  La normale quantità di glucosio contenuta nel sangue di una persona adulta è complessivamente di 5 grammi. Per chi soffre di glicemia alta anche una piccola quantità di glucosio in più nel sangue può creare non pochi problemi. Ma, come abbiamo appena visto, tutto può essere se non risolto, almeno migliorato con l’alimentazione. E, in particolare, suggeriamo di mangiare con regolarità le clementine, buone e ipocaloriche. In 100 gr di clementine troviamo solo 47 calorie, con solo lo 0,2% di grassi. Un motivo in più per mangiarne, almeno tre al giorno, anche per combattere diabete e glicemia.

Clementine (web source) 30.10.2022 direttanews
Clementine (web source)

Sono infatti ricche di fibre e favoriscono il senso di sazietà che, quindi, ci pone al riparo da pericolosi picchi glicemici. Le sue vitamine e i polifenoli combattono lo stress ossidativo, diminuendo il rischio di sviluppare complicanze legate al diabete. Avendo anche benefici diuretici e sulla pelle, aiutano il nostro corpo a liberarsi dalle scorie. Interne ed esterne.

Aiutano gli occhi e la vista, anche perché sono ricche di potassio, calcio, ferro e magnesio. E, ovviamente, della preziosa vitamina C, che aiuta il nostro sistema immunitario e favorisce l’assimilazione del ferro.