Un nuovo allarme ci informa che anche l’olio extravergine è contaminato. In questo articolo vi sveleremo quali sono i marchi a rischio. Pertanto prestate massima attenzione.
In Italia possono esserci tanti, tantissimi problemi, tuttavia non mancano anche aspetti positivi. Fra le cose positive del nostro Paese vi è senz’altro l’enogastronomia. Difatti il Belpaese vanta una vasta gamma di prodotti di eccellenza.

Proprio in Italia vedono la luce prodotti conosciuti in tutto il mondo. Italia, infatti, è sinonimo di cibo, cucina e soprattutto di buona cucina. Questo è dovuto in primis alla presenza di un terreno adatto a determinate coltivazioni. Da non dimenticare la maestria dei produttori. Fra i prodotti italiani di altissima qualità vi è senz’altro l’olio d’oliva.
L’olio: un’eccellenza italiana
Immaginate di entrare nella cucina di un qualsiasi italiano. La prima cosa che potete ammirare nella sua dispensa sarà sicuramente l’olio d’oliva. Difatti senza olio si possono cucinare ben poche cose. A partire dagli spaghetti aglio ed olio, piatto tipico della cucina italiana, sino ad arriavare all’amatriciana, pietanza simbolo per eccellenza del nostro Paese. Dunque l’olio d’oliva serve sempre, un po’ come il sale. Certo, trattandosi di un grasso vegetale, bisognerà in ogni caso fare attenzione alla quantità. Difatti, per preservare la nostra salute e, non far salire troppo il colesterolo, sarebbe giusto non abbondare troppo con il condimento. L’olio d’oliva, infatti, fa bene allla nostra salute, ma non deve essere dosato in eccesso.
Regioni produttrici di olio extravertige d’oliva
Dunque abbiamo appurato che l’olio d’oliva sia uno dei simboli della nostra cultura enogastronomica. Andiamo ora a vedere quali sono le regioni in cui viene maggiormente prodotto. Al primo posto vi è senz’altro la Puglia. La regione del tacco, del resto, detiene il maggior numero di coltivazioni di olive, destinate poi alla produzione di olio d’oliva. Al secondo posto vi è sempre una regione del Sud, ovvero la Calabria. A seguire altre due regioni meridionali: Campania e Sicilia.
Olio contaminato: pesticidi e sostanze cancerogene
Nessuno se lo sarebbe aspettato ma anche l’olio extravergine di olio risulta essere contaminato. Quando pensiamo all’olio ci immaginiamo qualcosa di estremamente salutare, ma a quanto pare non è così. Secondo un’analisi, eseguita da un’azienda tedesca, ci sarebbe la presenza di pesticidi in alcuni olii prodotti da azienda italiane anche piuttosto conosciute. Il pesticida più comune rinvenuto all’interno delle bottiglie è la deltametrina. Ma non finisce qui, visto che sono state riscontrate anche sostanze cancerogene chiamate MOSH.
I peggiori marchi
Andiamo adesso a vedere quali sono i peggiori marchi e, quindi da evitare:
- De Cecco
- Farchioni
- Primadonna
- Filippo Berio
Dunque per evitare spiacevoli inconvenienti e soprattutto avere garanzia di olio di qualità sarebbe consigliabile acuistare olio di piccole produzioni, magari locali.