Questa scritta sul’etichetta ti manda fuori strada: scopri come scegliere un vino di qualità ed evitare figuracce a cena.
Con l’estate inizia anche il periodo delle cene a casa di amici, magari in giardino, a rilassarsi davanti a un bicchiere di buon vino. Quando ci si reca a casa di amici o parenti, è consuetudine portare un dono e, il più delle volte, questo cadeaux è proprio una bottiglia di vino. Tuttavia, in enoteca o al supermercato la scelta del vino è sempre un momento critico.
Orientarsi tra tante etichette accattivanti può essere difficile e, il più delle volte, si acquistano vini conosciuti per la loro fama. Come un Montepulciano, un Chianti o un Franciacorta. Si tratta di nomi altisonanti, grazie ai quali si pensa di andare sul sicuro. Per fare bella figura talvolta si comprano anche bottiglie costose, tuttavia nome e prezzo non sono sempre garanzia di un vino di alta qualità.
O meglio, non sempre quello che acquistiamo come Chianti è un vino 100% Chianti. Il rischio è quello di non avere un’esperienza enologica all’altezza delle aspettative.
Quando si sceglie un vino, ci si affida spesso ai consigli degli amici, al prezzo, o al design accattivante dell’etichetta. Tuttavia, imparando a leggere l’etichetta del vino, è possibile evitare brutte figure e scegliere prodotti di qualità, anche senza spendere una fortuna.
Prendendo il Chianti come esempio, sappiamo tutti che si tratta di un celebre vino toscano, noto per il suo sapore ricco. Acquistando un vino etichettato come Chianti si pensa, erroneamente, di andare sul sicuro. Vanno infatti distinti i vino Chianti prodotti nel Chianti e un vino imbottigliato nel Chianti.
La differenza tra i due vini è significativa: riguarda infatti l’origine delle uve, la qualità e spesso anche la denominazione. Tenendo per praticità come esempio il Chianti, quando un vino è prodotto nel Chianti significa che le uve utilizzate per la produzione provengono dalla zona geografica del Chianti, una regione collinare della Toscana.
Per poter scrivere questo in etichetta è necessario che la zona di produzione si trovi all’interno dell’area DOCG del Chianti, regolamentata da un disciplinare estremante preciso. Tanto che, il vino può fregiarsi della DOCG Chianti o Chianti Classico DOCG, a seconda della zona specifica.
Questa indicazione in etichetta garantisce il vino è stato prodotto seguendo le regole del disciplinare. Un esempio di etichetta potrebbe essere: “Chianti DOCG – Prodotto e imbottigliato da…”.
Quando sull’etichetta si legge Imbottigliato nel Chianti, le informazioni vanno lette con maggiore attenzione. Il vino potrebbe infatti essere stato imbottigliato fisicamente in una cantina del Chianti, tuttavia le uve utilizzate potrebbero provenire da altre regioni d’Italia. Dunque l’indicazione in etichetta potrebbe essere IGT anziché Chianti DOCG.
La dicitura prodotto in indica generalmente una maggiore aderenza ai disciplinari e, di conseguenza, una maggiore qualità del prodotto. Mentre per i vini “Imbottigliati in” la qualità non è sempre garantita.
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