
SFIDUCIA ROMANO: PD NON ESPELLE RADICALI – Il voto alla Camera sulla sfiducia al ministro Saverio Romano ha provocato una spaccatura tra il Pd e i Radicali. Ieri i sei rappresentanti del partito di Marco Pannella non hanno partecipato alla votazione, contribuendo così ad affossare la mozione di sfiducia presentata dagli stessi democratici e dall’Idv. L’astensione dei radicali – messa in atto come misura dimostrativa per chiedere l’amnistia – ha suscitato la reazione dura di molti esponenti del Pd, prima tra tutti il presidente Rosi Bindi, che parlando alla trasmissione Agorà ha invocato una “sanzione severa”.
Si era già iniziato a parlare di un’espulsione degli interessati dal gruppo del Pd a Montecitorio e il partito di Bersani ha convocato una riunione per decidere sul da farsi. Dal direttivo è emersa una linea morbida, almeno per il momento. Il capogruppo democratico alla Camera Dario Franceschini spiega che la questione costituisce è prettamente politica, poiché riguarda “il rapporto tra i due partiti”: per questo, aggiunge, prima ci sarà un incontro tra Bersani e Pannella e poi verrà convocato “nuovamente il direttivo del gruppo per decidere quale misura adottare”.
Redazione online