F1 2011 – Il discorso tenuto da Luca Cordero di Montezemolo alle Finali Mondiali Ferrari presso l’autodromo del Mugello ha suscitato un certo clamore e fatto parlare i mass media di ogni dove, per quello che sembrava tanto un ultimatum alla Fia circa il futuro della Formula Uno. Ma dal portale Ferrari giungono precisazioni da parte del Grillo Rampante che escludono il tono minaccioso del patron di Maranello: “Le osservazioni di Montezemolo sono state da alcuni interpretate come una sorta di ultimatum o, addirittura, come una minaccia di lasciare la Formula 1 ma il Grillo può assicurarvi che non si tratta di nulla del genere. Tanto per cominciare le parole “abbandono” e “ultimatum” non sono mai state pronunciate ma ciò che è più importante sottolineare è che Montezemolo ha parlato con spirito assolutamente costruttivo, come è normale che sia per il Presidente di una Casa che è da sempre in Formula 1 e cha ha a cuore il futuro e lo sviluppo della massima competizione automobilistica”.
Il Grillo Rampante invita a interpretare le parole di Montezemolo come “stimolo” costruttivo e non distruttore, anche perchè le critiche mosse dal presidente della Ferrari “non sono certo una novità” e rispecchiano la filosofia della scuderia italiana: “E’ logico che un costruttore di vetture sportive veda il suo impegno in Formula 1 soprattutto il laboratorio di ricerca tecnologica avanzata, sempre tenendo presente un’attenzione fortissima ai costi, un fronte su cui Maranello è in prima linea da molto tempo. Così come ci vuole un riequilibrio nel numero delle giornate di test, sia perché bisogna rendersi conto che siamo l’unica disciplina in cui si vieta davvero agli atleti di allenarsi sul campo sia perché gli attuali limiti stanno impedendo ai giovani di crescere e farsi le ossa nella realtà vera e non soltanto in quella virtuale. E a chi pensa che il richiamo sull’aerodinamica sia stato fatto “pro domo Ferrari”, va ricordato che, per il ruolo storico della Ferrari, è giusto pensare anche al successo della Formula 1 come sport: non vogliamo – si legge sul portale Ferrari – né missili né razzi in pista ma una competizione fra automobili”.
L.C.