Governo Monti: si comincia con Roma Capitale, domani vertice con Merkel e Sarkozy

 

GOVERNO MONTI – Il nuovo governo tecnico guidato da Mario Monti stamane emanerà ufficialmente il primo provvedimento riguardante Roma Capitale, che dovrà stabilire i nuovi ruoli che dovrà avere l’ente. Il provvedimento scadeva oggi e per questo motivo il Consiglio dei ministri ha deciso di partire da qui, al fine di non cancellare tutto il lavoro fatto sino ad oggi: si stabilirà quali poteri dovranno essere trasferiti dallo Stato e dalla Regione Lazio al Campidoglio. Sotto il diretto controllo di Roma Capitale dovrebbero andare il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali, il trasporto pubblico e la Protezione civile. Un iter che richiederà tre mesi prima di essere definitivamente approvato e che accoglie il plauso del sindaco Gianni Alemanno: “È significativo che domani, nell’ultimo giorno utile, il Consiglio dei ministri del nuovo governo tecnico metta le ali alla riforma di Roma Capitale. Dopo 30 anni di attesa, finalmente si stanno sbloccando tutti i passaggi legislativi necessari a dare una governance più adeguata alla nostra città, al pari delle altre capitali europee”. Ma non mancano le polemiche suscitate non solo dalla Lega Nord, ma anche da La Destra di Francesco Storace che sottolinea il crescente numero di consiglieri comunali in un periodo in cui tanto si parla di tagliare i costi della politica.

Dopo questo primo provvedimento il Professore potrà dedicarsi alla missione europea e martedì siederà al fianco di Angela Merkel e Nicholas Sarkozy per ridare lustro e credibilità all’Italia e studiare il modo migliore per difendere la moneta unica. Sulle pagine del ‘Corriere della Sera’ ha anticipato che l’attenzione sarà focalizzata sugli Eurobond, ipotesi che consentirebbe alla Germania di mantenere l’attuale statuto della Bce che pone come primo obiettivo la difesa dell’inflazione. Al rientro in Italia Mario Monti dovrà nominare i nuovi viceministri e sottosegretari, poi sarà la volta delle prime mosse contro la crisi economica e in favore della crescita: Ici, sgravi fiscali sul lavoro, lotta all’evasione fiscale, probabile aumento dell’Iva. Resta il dubbio sulla patrimoniale: un tema che potrebbe creare non pochi problemi e verso cui il centrodestra potrebbe non offrire il proprio appoggio.

 

Luigi Ciamburro