NICOLE MINETTI – La consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti, in un’intervista a ‘Diva e Donna’, parla del processo Ruby, in cui è coinvolta con l’accusa di favoreggiamento e induzione della prostituzione, e delle dimissioni del premier Silvio Berlusconi. “Le 29 ragazze delle cene di Arcore devono decidere se costituirsi parte civile? Per me – dichiara Minetti – nel momento in cui ti costituisci parte civile ammetti di essere una prostituta. Di quelle ragazze nessuna lo è, lo ribadisco. Come ribadisco di essere innocente“. E promette di servire fredda la sua vendetta contro chi l’ha accusata in maniera discriminata: “Se verrò assolta – sentenzia l’ex show-girl – mi toglierò diversi sassolini dalle scarpe, renderò pan per focaccia alle persone che hanno sputato sentenze su di me. Ho tanto spirito di rivincita, di vendetta, che tutti i giorni ricaccio indietro. Quando mi assolvono butterò fuori tutto”.
Resta molta amarezza per le dimissioni di Silvio Berlusconi, a suo dire circondato da traditori, e confessa di volersi ricandidare alle prossime elezioni: “Quelli che hanno tradito Berlusconi sono infami e voltagabbana. Io sono fedele, in politica come in amore. So di dovergli tutto”. Nicole Minetti era negli Stati Uniti quando il Cavaliere ha annunciato di dimettersi ed ha appreso la notizia da suo padre che l’ha chiamata al telefono: “Mi ha pianto il cuore. Silvio per me è un mentore – ha affermato Minetti – ma con lui ho un rapporto anche personale, mi dispiace non essergli stata vicino in quel momento. Dopo le dimissioni Berlusconi non mi ha risposto per dieci giorni. Poi gli ho parlato al mio rientro in Italia e gli ho detto che gli sono sempre vicina. Spero che si ricandidi, se lo facesse vincerebbe ancora. Anche io vorrei ricandidarmi. Fra quattro anni, chissà”.
Luigi Ciamburro