EGITTO – Ieri in Egitto è ripreso il processo all’ex presidente Hosni Mubarak, che ancora una volta si è presentato nell’aula del tribunale sopra una barella, poichè proveniente dall’ospedale militare dove è detenuto. L’ex tiranno egiziano rischia la condanna a morte per aver ordinato di sparare sulla folla durante le rivolte della primavera araba dello scorso anno, provocando la morte di almeno 850 persone civili. Nel processo cominciato il 3 agosto 2011 (allora furono consentite le telecamere in aula) Mubarak è anche accusato di corruzione insieme ai suoi due figli Alla e Gamal e all’affarista Hussein Salem, fuggito in Spagna.
Intanto l’Egitto attende la terza e ultima tornata delle elezioni parlamentari e si avvia verso le prime libere elezioni democratiche del prossimo mese di giugno. Forse allora la terra dei faraoni potrà riacquisire una parvenza di normalità dopo decenni di tirannia. E sarebbe questo il più bel frutto della primavera araba. Durante la notte di Capodanno in piazza Tahrir al Cairo si sono ritrovati insieme cristiani e musulmani per festeggiare l’arrivo del 2012 con un grande concerto e un lancio di palloncini con i colori della bandiera egiziana allo scoccare della mezzanotte. Il popolo egiziano può scrivere la propria storia…
Luigi Ciamburro
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