Ylenia Carrisi: Al Bano richiede la “morte presunta”

Albano Carrisi (getty images)

Sono trascorsi quasi vent’anni da quando, il 31 dicembre del 1994, il celebre candante pugliese Albano Carrisi e l’allora moglie Romina Power hanno perso le tracce della figlia Ylenia. Della ragazza, la quale oggi avrebbe esattamente 43 anni d’età, erano state perse le tracce a New Orleans, negli USA, e per molti anni le ricerche, da parte di inquirenti e famiglia, erano andate avanti nella speranza di ritrovare Ylenia viva.

Oggi però, a tanti anni di distanza, le speranze possono dirsi definitivamente crollate, dato che lo stesso Carrisi ha presentato presso il tribunale di Brindisi un certificato con il quale si fa richiesta di avviare un’udienza che chiuda il caso e sancisca anche legalmente la morte presunta della donna.

Al bano si è recato presso gli uffici del Tribunale con la richiesta, sottoscritta dal proprio avvocato, Sandro Caforio, e corredata di tutte le informazioni specifiche riguardanti Ylenia Carrisi. Secondo la procedura che si rispetta in questi casi, verrà diffuso un annuncio con il quale la cittadinanza sarà invitata a presentare segnalazioni, nel caso dovesse riconoscere una persona che rispetta le caratteristiche dell’identikit, entro sei mesi dalla data di emissione.

Questo tipo di certificati possono essere presentati dopo dieci anni dalla scomparsa di una persona e permettono ai familiari di chiudere legalmente un caso che si è protratto per lungo tempo, portando con sé un notevole carico di sofferenze, false speranze e delusioni.

 

Redazione online