
La domanda che tutto il mondo dello sport, e in particolare dell’atletica leggera, si fa in questi giorni è: ”Ma Bolt sarà del tutto estraneo alla vicenda doping?”. Dopo la positività di Tyson Gay e soprattutto di mezza squadra giamaicana, Asafa Powell in primis, la domanda è scontata. Sandro Donati, consulente antidoping della Wada, che è l’Agenzia mondiale antidoping, parla alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: ”Non mi risulta che Bolt abbia denunciato l’ex manager della Balco Victor Conte quando questi ha fatto riferimento al rapporto dai lui intrecciato, dal 2009, con il messicano Angel Heredia, ex discobolo già arrestato per traffico di sostanze illecite e riciclaggio pure lui coinvolto nello scandalo Balco. Né mi risulta che Heredia abbia denunciato Conte… L’antidoping va osservato da diversi punti di vista: uno è quello delle analisi antidoping che con l’avvento della Wada sono migliorate ma pur sempre aggirabili. Un secondo, fondamentale, è il sistema organizzativo dei controlli antidoping. Le Istituzioni sportive, ad esempio, svolgono tanti controlli prevedibili (in gara) e pochi imprevedibili (a sorpresa) e poi si respira l’aria di una connivenza diffusa. Un sistema grigio rende inefficace qualsiasi azione antidoping”.
Marco Orrù