Il messaggio di Papa Francesco è chiaro: “Rimettere al centro la persona e il lavoro”. La principale preoccupazione di Bergoglio è per i “giovani disoccupati, le persone in cassa-integrazione o precarie, gli imprenditori e commercianti che fanno fatica ad andare avanti”. Il viaggio nella crisi economica è un cammino doloroso, costellato di riferimenti alle sue esperienze personali e alle tappe sociali dei predecessori Wojtyla e Ratzinger.
Il Papa – racconta la stampa.it – riannoda i fili della memoria e torna con la mente indietro di un decennio, all’Argentina del tracollo finanziario. Il colpo d’occhio della folla è impressionante, ma a Cagliari non c’è il solito climadi festa delle uscite pubbliche di Bergoglio. L’appello è perentorio: “Togliere centralità alla legge del profitto e della rendita e ricollocare al centro la persona e il bene comune”.
L’emergenza-occupazione grava come un macigno sull’isola che il Papa ha scelto di visitare nel suo pontificato itinerante dopo l’esordio a Lampedusa: laggiù Francesco si chinò sulle conseguenza tragiche delle migrazioni, qui rilancia il grido d’allarme dei disoccupati.
Redazione Online