Caso marò: polemiche tra ministri indiani ritardano sviluppi processo

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Getty images)

L’affare dei Marò in India s’infettisce e rischia di prolungarsi nei tempi del processo a carico dei due miliatri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Infatti, stando a quanto rivela la stampa indiana, in queste ore si delinea un braccio di ferro fra tre ministri indiani implicati negli sviluppi del processo dei due marò.
Come riporta il quotidiano The New Indian Express, “lo scontro è tale che il governo ha deciso di consultare il procuratore generale Vanvahati per cercare di uscire dal pasticcio”.
Da una parte i ministeri degli Esteri e della Giustizia sono concordi nell’utilizzare lo strumento delle lettere rogatorie, mentre il ministero dell’Interno ritiene invece che “l’Italia si è ancora una volta fatto beffe degli accordi” e vorrebbe per questo un intervento della Corte Suprema.
Secondo il ministero, il rifiuto di parte italiana di mettere a disposizione della polizia investigativa Nia gli altri quattro marò che con Latorre e Girone che formavano il team di sicurezza sulla Enrica Lexie “sta ulteriormente ritardando la chiusura delle indagini”.

I media locali sottolineano che i vertici del governo, temendo le implicazioni politiche di questo caso hanno chiesto aiuto al Procuratore generale: “I risvolti politici, nazionali e religiosi della vicenda sono tali da poter compromettere le possibilità di vittoria del partito al potere”, scrive il quotidiano citando una fonte che è restata anonima.

“L’opposizione ha già stampato manifesti dei due marò che partecipano ad un party in ambasciata e noi abbiamo avuto grandi difficoltà a far fronte a questa situazione. Visto che il Paese si prepara per le elezioni generali la questione deve essere chiusa al più presto”, ha riferito un ministro dell’Unione e leader del Congresso locale dello Stato del Kerala, dove l’incidente è avvenuto il 15 febbraio 2012, e dove l’opposizione sta esercitando pressioni sui vertici del partito del Congresso.

Redazione

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