
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha annunciato che il governo ha posto la questione di fiducia sulla legge di stabilità, così come approvata dalla commissione Bilancio di Montecitorio. L’ex segretario Pd ha spiegato anche che “è la quinta volta che il Governo pone la fiducia e sempre sul testo uscito dalla commissione”. Franceschini ha anche voluto replicare alle “presunte illegittimità del testo nella versione approvata dalla commissione Bilancio” lamentate da Lega, Fdi, M5s e Forza Italia.
Il ministro ha poi ricordato: “Negli ultimi anni rischia di riavvicinarsi alle vecchie finanziarie durante il passaggio parlamentare. Io penso che questa riflessione sia utile, che in prospettiva un disegno di riforma costituzionale”. Dura la critica nei confronti delle opposizioni: “Se ci fosse stato dai gruppi di opposizione un ragionamento di riduzione volontaria degli emendamenti avremmo potuto fare una discussione in aula mentre invece questo ritiro è stato condizionato alla denuncia di presunte illegittimità definite ‘marchette o schifezze’, mentre si tratta di emendamenti legittimamente approvati dalla commissione secondo le procedure vigenti. Non esistono, perciò, le condizioni per una modifica di atteggiamento”.
Franceschini ha infine sottolineato il “lavoro positivo ed equilibrato” delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ricordando che “i precedenti governi sono spesso ricorsi a un maxi-emendamento correttivo o integrativo dei lavori della commissione”.
Redazione online