
Le temperature rigide dei “giorni della merla” hanno colpito la penisola portando le coloninne di mercurio vicino allo zero e andando al di sotto di 5/6° rispetto alla media stagionale in alcune zone del litorale Adriatico.
A Bologna e su tutta la pianura dell’Emilia Romagna, con l’unica eccezione di Piacenza, sono scesi questa mattina i primi fiocchi di neve. Anche l’appennino tosco emiliano al mattino presentava una leggera imbiancatura.
La nuova perturbazione atlantica ha invece portato le piogge nel Ferrarese e a Bologna secondo le previsioni le precipitazioni nevose dovrebbero diminuire.
La neve contiunerà a cadere nel pomeriggio sulla Romagna e sulla costa riminese.
“È iniziata una settimana di stampo decisamente invernale per l’arrivo sull’Italia di un nucleo di aria fredda di origine polare che dai confini settentrionali dell’Europa che porterà un sensibile calo termico e, soprattutto, la neve fino in pianura al Nord. La giornata più nevosa sarà probabilmente quella di mercoledì quando verranno imbiancate anche alcune importanti città quali Torino, Milano e Piacenza”, ha detto il meteorologo Flavio Galbiati, del centro Epson Meteo.
A Venezia è tornata l’acqua alta: si sono registrati 118 centimetri sullo zero idrografico. L’alta marea ha provocato l’allagamento di più del 20% della viabilità cittadina, e varia a secondo delle zone: a piazza San Marco si reigstra una media sui 35 cm. Secondo quanto riporta l’Agi, per i prossimi giorni la marea rimarrà alta e per domani si attende un picco di 110 centimetri.
Ieri, intanto l’Abruzzo è stato paralizzato dalla neve che ha mandato in tilt il traffico sulle principali vie del centro de L’Aquila e delle strade statali ma anche disagi sulle autostrade A24 Roma-L’Aquila ed A25 Torano-Pescara.
Nel frattempo il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, ha disposto la sospensione delle attività didattiche causa neve che fino a oggi resteranno chiuse anche nelle località di Cerchio e San Benedetto dei Marsi.
L’ondata di maltempo dopo un giorno di pausa tornerà a colpire nella notte tra il 28 e il 29 gennaio con pioggia e perturbazioni, anche di forte intensità e neve, il litorale adriatico dove si attendono precipitazioni a carattere nevoso anche a bassa altitudine nell’hinterland senigalliese e nelle zone più montuose.
Secondo le previsioni, anche il nord Ovest delle Marche sarà interessato dall’ondata di freddo del nord atlantico.
Per il fine settimana si attendono miglioramenti sull’Adriatico con un leggero rialzo delle temperature.
Si segnalano per la giornata di martedì anche rovesci sparsi su Sardegna, settore del basso Tirreno, Salento, mentre nel corso del pomeriggio si registrano schiarite su valle padana centrale, regioni centrali tirreniche, con fenomeni in esaurimento su Romagna e Marche.
Al sud ci sarà ancora qualche rovescio su Sicilia settentrionale e Calabria tirrenica e precipitazioni di neve sull’Appennino centrale intorno a 400-500 metri.
Dopo una breve pausa si attendono nuove precipitazioni nella giornata di mercoledì che interesserà la Sardegna e il Centronord con il rischio di neve a bassa quota al Nordovest. Le nubi in aumento altrove con fenomeni al Nordovest, su Toscana, alto Lazio e Sardegna, mentre nel pomeriggio il maltempo si estenderà ad Emilia Romagna, basso Veneto, zone interne del Centro e Campania.
La neve toccherà la pianura su Piemonte, Lombardia ed entroterra ligure, mentre nella tarda serata il maltempo colpirà anche il Triveneto e le Marche con piogge lungo le coste e neve oltre i 100-200 metri.
Secondo le previsioni di Epson meteo, nei giorni successivi ci sarà ancora una fase d’instabilità ma con afflussi meridionali di aria più mite che allontaneranno le nevicate dalle pianure.
Redazione
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