Ucraina: Parlamento approva impeachment per Yanukovich e stabilisce al 25 maggio le elezioni anticipate

Viktor Yanukovich (Getty image)
Viktor Yanukovich (Getty image)

E’ un momento storico quello che si sta verificando in piazza Indipendenza a Kiev dove i manifestanti stanno cantando l’inno nazionale ucraino. Infatti si apprende dall’inviata di Rainews, che il Parlamento ha votato un documento con il quale si dichiara che il presidente Viktor Yanukovich è stato rimosso dal suo incarico di presidente.

Il presidente ucraino qualche ora prima aveva smentito la notizia che lo vedeva dimissionario: infatti, il presidente intervenuto ai microfoni dell’emittente Ubr da una località ignota aveva detto che non intendeva dimettersi denunciando che è in atto nel paese un “colpo di stato”.
Yanukovich ha anche indirizzato le sue accuse contro i “banditi” dell’opposizione, paragonando la situazione politica del paese a quella del periodo nazista di Hitler.

Come riporta l’inviata di Rainews, il responsabile dei rapporti della presidenza con il Parlamento aveve però annunciato che Yanukovich si sarebbe dimesso.
Intanto il parlamento ucraino nella riunione straordinaria odierna non solo ha approvato con 328 voti a favore l’impeachment per il presidente Ianukovich ma ha anche deciso di fissare al 25 maggio le elezioni presidenziali anticipate

Dal canto loro, le Forze Armate hanno annunciato che “restano fedeli al popolo ucraino” e che non interverranno “in alcuna maniera nel conflitto politico”. E’ quanto viene scritto in una nota del ministero della Difesa che termina con il motto nazionalista preferito dai manifestanti: “Gloria all’Ucraina!”.

REAZIONI INTERNAZIONALI – Dal canto suo la Russia ha espresso un immediato disaccordo su quanto sta accadendo in Parlamento. Infatti, il ministro degli esteri russo ha commentato che “l’opposizione ucraina non ha tenuto fede a nessuno degli impegni presi, ma avanza nuove richieste piegandosi a estremisti armati le cui azioni costituiscono una minaccia diretta alla sovranità della Ucraina”.

Sulla dichiarazione del presidente è interventuto con un tweet il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski sottolineando che “a Kiev non è in atto alcun colpo di stato. I palazzi del governo sono stati abbandonati. Il presidente della Rada è stato eletto in modo legittimo”.
Come riporta Andkronos, Sikorski, che ha collaborato all’elaborazione dell’accordo con i mediatori Ue, avrebbe parlato oggi al telefono con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon dopo la denuncia di “golpe” da parte di Yanukovich.
Il segretario Generale dell’Onu ha ricordato al ministro degli esteri ucraino che il presidente “ha 24 ore di tempo” per firmare il provvedimento per il ritorno alla costituzione del 2004, approvata ieri dal Parlamento e come inserito nei sei punti dell’accordo.

Redazione

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