Dopo il no al sostegno al suo governo annunciato ieri dalla formazione ambientalista Europa Ecologia – Verdi, il premier francese incaricato Manuel Valls ha annunciato la composizione del suo esecutivo. Aveva spiegato nella serata di ieri Emmanuelle Cosse, segretario nazionale di Eelv: “Malgrado le proposte avanzate da Manuel Valls, non sono state raggiunte le condizioni affinché il nostro movimento partecipi al governo”. La scelta degli ambientalisti ha causato dei distinguo, come quello del deputato François-Michel Lambert.
Dopo la rinuncia dei Verdi, dunque, all’ex candidata alle presidenziali Ségolène Royal è andata la guida del ministero dell’Ecologia, Energia e Sviluppo sostenibile. L’ex ministro del Lavoro Michel Sapin, ritenuto molto vicino a Hollande, guiderà invece le Finanze, mentre agli Esteri è arrivata la conferma di Laurent Fabius. All’Economia andrà Arnaud Montebourg, ministro uscente del Riassetto Produttivo, mentre nessun incarico sarà conferito a Pierre Moscovici.
Portavoce del governo sarà Stephane Le Foll, a cui viene confermata la delega all’Agricoltura, mentre all’Istruzione va Benoit Hamon. Confermati al dicastero per i diritti delle donne Najat Vallaud-Belkacem, alla difesa Jean-Yves Le Drian, agli affari sociali Marisol Touraine, alla Funzione pubblica Marylise Lebranchu.
Forte dunque, anche nel nuovo esecutivo Valls, che assume dunque la forma di un semplice rimpasto di governo, con molte conferme e qualche spostamento, la componente femminile. Parlando brevemente, nella serata di ieri, al popolo francese, in un videomessaggio, il presidente della Repubblica, François Hollande, ha parlato di “governo di lotta”. Il premier uscente Jean-Marc Ayrault, dimessosi dopo la debacle socialista alle amministrative, ha fatto gli auguri a Valls, sostenendo: “Ti aspetta un compito logorante, arduo da svolgere, senza soluzione di continuità”.
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