La scuola che cambia: oltre il 50% degli studenti stranieri è nato in Italia

Una scuola italiana (Getty Images)
Una scuola italiana (Getty Images)

Ormai oltre il 50% del totale degli studenti figli di migranti è nato in Italia: lo sostiene il Report statistico diffuso oggi dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, secondo il quale sono complessivamente 802.785 gli alunni figli di migranti, appena 16mila in più rispetto all’anno precedente. Il 21% di questi frequenta la scuola dell’infanzia, il 35% la primaria, il 21% la secondaria di primo grado e infine il 23% quella di secondo grado.

Gli alunni con cittadinanza non italiana nati nel nostro Paese rappresentano il 51,7%, con ai primi posti rumeni, albanesi, marocchini, cinesi e filippini. La regione con più alunni di cittadinanza non italiana in termini assoluti è la Lombardia, con 197.102 presenze, mentre quelle con la maggior incidenza, in base alla popolazione, sono nell’ordine Emilia Romagna, Lombardia e Umbria, tutte intorno al 14-15% del totale.

A Pioltello, comune di 36.450 abitanti della provincia di Milano, la palma della più alta concentrazione di alunni figli di migranti: la percentuale è intorno al 30%. Superano comunque l’incidenza del 22% i comuni di Campi Bisenzio, Cologno Monzese, Arzignano e Prato. Differenze anche per quel che riguarda gli istituti superiori scelti: i maschi preferiscono istituti tecnici e professionali, mentre le ragazze optano per i licei, in particolar modo per il magistrale.

Appena un figlio di migrante su dieci, infine, sceglie una scuola non statale; tra gli italiani, la quota è del 13,3%.

 

Giuseppe Gabriele Mastroleo