
Presto i bambini in affido potranno essere adottati dagli stessi genitori, ma anche dai single, che li custodiscono temporaneamente: la svolta – che dovrebbe porre fine a un’anomalia del sistema delle adozioni italiano – è arrivata con il primo sì della Commissione Giustizia del Senato alla proposta di legge 1209, prima firmataria la parlamentare Pd, Francesca Puglisi.
La quale, nelle scorse ore, ha raccontato un aneddoto che descrive in pieno il senso della sua proposta, destinata sicuramente a far discutere, a ‘Repubblica’: “Ho deciso di depositare questa legge quando mia figlia è tornata da scuola dicendomi che il suo amico Mattia era molto triste, perché non avrebbe più visto la sua sorellina in affido. Dopo anni che viveva con Mattia e i suoi genitori, la piccola è stata dichiarate adottabile e consegnata a un’altra coppia, a lei sconosciuta. Allora ho deciso di agire”.
Spiega la Puglisi: “Quando il rapporto di affido familiare si protrae oltre i due anni, e il minore viene dichiarato adottabile, con la legge 1209 viene offerta la possibilità alla famiglia, o alla persona affidataria che ne faccia richiesta, se corrisponde al superiore interesse del minore, la possibilità di essere considerata in via preferenziale, ai fini dell’adozione stessa”.
E’ una proposta che segna una svolta importante, quella della senatrice Pd, che pone così fine a un vulnus del nostro ordinamento giuridico, garantendo quella che la stessa Puglisi definisce come “una continuità di affetti e di legami”. In particolare, importante è la decisione che riguarda i single, anche se “attraverso l’articolo 44 della legge attuale, ci sono già stati diversi casi di adozione ai single”. La senatrice garantisce però che la modifica sarà sostanziale: “Con un emendamento al testo attuale noi proporremo che non siamo più casi speciali”.
GM