
Che parte del successo della leadership di Matteo Salvini dipenda dai social network è un fatto noto: su Twitter e Facebook, il segretario federale della Lega Nord impazza, dando consigli, lanciando le sue sfide sull’immigrazione e per la guida del centrodestra a colpi di slogan, ripostando immagini dell’accoglienza festosa di militanti, sostenitori e simpatizzanti nei luoghi che visita.
Può capitare quindi che, recandosi in Emilia-Romagna, per sostenere la candidatura alla presidenza della Regione di Alan Fabbri, giovane sindaco leghista di Bondeno, nome su cui oltre al Carroccio sono confluiti Forza Italia e Fratelli d’Italia, si lasci andare a un tweet entusiasta: “Centinaia di persone incontrate e abbracciate al mercato di Forlì”.
A corredo del commento di Salvini, una foto che testimonia poche presenze in piazza, mentre al centro e ben in vista compare questo striscione:
Il popolo di Twitter, ovviamente, non perde l’occasione per scatenarsi contro il leader leghista e sul suo profilo compaiono immediatamente decine di commenti; Ciccio Ratti gli domanda: Evidentemente ti sfugge il concetto di “Vattene”.
Ancora più sarcastico Giulio Verme: “Lo striscione di benvenuto lo dice chiaramente che Forlì ti ama e sta lì ad aspettare te”. Quindi ‘Precaria Solitaria’: “Lo striscione ti accoglie con gioia, Mattè”.
Salvini non sembra però curarsi di loro, anzi la sensazione è che quella foto e quella frase suonino quasi come una provocazione nei confronti di chi non perde occasione per contestarlo. Tant’è che – conversando con l’Agenzia Vista – il leader leghista “sfida” i contestatori che lo fischiano a debita distanza: “L’Emilia Romagna può tornare a correre, può tornare a lavorare, può tornare a essere una terra serena, anche n0nostante i fenomeni che non capiscono che il confronto in politica è bello, si possono avere le idee diverse gli uni dagli altri, basta che tutto rimanga nell’ambito del confronto sereno, pacifico, perché quando si sfascia una macchina, lì non è confronto ma è idiozia”.
Quindi Salvini ha detto “grazie a tutti, in particolare alle forze dell’ordine che ci devono accompagnare in questa campagna elettorale un po’ strana, perché c’è gente che non capisce cos’è la democrazia”.
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GM