Vertice Opec: prevale la linea dell’Arabia Saudita, no a riduzione produzione

Piattaforma petrolifera
Piattaforma petrolifera

Anche se prima dell’incontro di ieri dell’Opec la linea annunciata era la medesima, la decisione di non tagliare la produzione mondiale giornaliera ha sorpreso tutti i mercati, promettendo riduzioni di prezzo anche dei carburanti.

Secondo quanto emerso al termine della riunione di Vienna, la posizione dell’Arabia Saudita, tra i maggiori produttori mondiale di petrolio insieme a Russia e Usa, scontenta molti membri dell’organizzazione degli esportatori di petrolio. In pratica spetterà al mercato riequilibrare le sue eccedenze, dal lato della domanda o dell’offerta, fermo restando che per ora la produzione rimarrà di 30 milioni di barili al giorno. Immediata la reazione nella quotazione, scesa sotto i 70 dollari al barile per il petrolio Wti e fino a 71,25 dollari per il Brent, con un calo quasi del 35% da giugno per il petrolio del Mare del Nord, quando invece il costo di un barile era attorno ai 95 dollari. Il prezzo del greggio scende ai livelli del 2010.

Venezuela, Nigeria e Iran, per le casse statali dei quali l’oro nero a meno di 100 dollari al barile rappresenta già un notevole danno, spingevano per tagliare la produzione di 3-400 mila unità in modo da riportare i prezzi ai livelli precedenti ed evitare le eccedenze. Su questa stessa posizione sarebbe stata la Russia, Paese non-Opec, che martedì ha inviato in missione a Vienna il proprio ministro dell’Energia, Alexander Novak, insieme al presidente del colosso Rosneft, Igor Sechin, per trattare possibili contromisure coordinate insieme a Messico (altro Paese non Opec) e Venezuela.

Resterà da vedere, almeno in Italia, se tra Iva e accise a questa diminuzione del prezzo della materia prima corrisponderanno ulteriori ribassi nei prezzi dei carburanti. Il quotidiano Energia, che ha effettuato le rilevazioni, ha individuato un taglio di 1,5 centesimi al litro da parte di Eni, sia per la benzina sia per il diesel. Le medie nazionali “servite” sono ora rispettivamente a 1,713 e 1,641 (Gpl a 0,691).

Nel dettaglio, il Servizio Check-Up Prezzi QE segnala la benzina che oscilla tra gli 1,688 di Eni e 1,713 di Q8 (no logo a 1,550), mentre il diesel va da 1,612 di Eni a 1,641 di Tamoil (no logo a 1,460). Infine, Gpl tra 0,669 da Shell e 0,691 da IP (no logo a 0,657).

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