Colombia, la guerriglia Farc rilascia il generale sequestrato

Colombia, Farc
Guerrigliera delle Farc (Dick Emanuelsson/Getty Image)

Le Farc, le milizie guerrigliere colombiane, hanno liberato ieri il Generale dell’esercito Ruben Dario Alzate e gli altri ostaggi rapiti lo scorso 16 novembre. Ad annunciarlo (con un messaggio di Twitter) è stato il presidente Juan Manuel Santos, riferendo che “sono tutti in buone condizioni e pronti a tornare a casa dalle famiglie”. Gli ostaggi sono stati consegnati a una missione della Croce Rossa Internazionale nello stato del Chocò, lo stesso del rapimento. La CRI aveva avuto un ruolo di mediazione (insieme a Norvegia e Cuba) nelle trattative di pace tra le Farc e il governo colombiano. I colloqui per una tregua del conflitto, che flagella il Paese da oltre cinquanta anni, erano stati sospesi dopo il rapimento del Generale. Il cessate il fuoco durava da due anni. A quanto pare, potrebbe non essere così scontato che le trattative di pace riprendano in modo automatico, dato che entrambe le parti in causa, governo e milizie, si dicono scontenti dell’attuale stato dei fatti. Le Farc non vedono di buon occhio le operazioni militari che continuano nelle aree rurali della costa Pacifica del Paese; il governo non si aspettava il rapimento di un generale dell’esercito, cosa mai avvenuta prima. Ricordiamo che il sequestro del generale Alzate è avvolto da una nube di mistero ancora non dissoltasi; lo scorso 16 novembre, insieme agli altri ostaggi, fu rapito mentre si trovava in abiti civili e senza scorta in una zona ad alto rischio per una fantomatica missione di massima segretezza lungo il fiume Atrato. Questi aspetti del rapimento avevano mandato su tutte le furie il presidente Santos e rappresentanti delle diverse istituzioni del paese, ognuno dei quali si era detto non informato della missione dell’ufficiale militare. I dubbi potrebbero essere quelli di un’operazione politica ricattatoria, orchestrata dal blocco conservatore del Paese, contrario alle trattative di pace con i ribelli.