
All’ombra del Campidoglio, gli attacchi nei confronti del mondo politico vanno spesso al di là del coinvolgimento nell’inchiesta sulla Mafia nella Capitale: la denuncia arriva dal deputato Pd, Umberto Marroni, che sottolinea: “Dopo essere più volte intervenuto su questa vicenda mi tocca constatare che anche oggi continuano le inspiegabili aggressioni giornalistiche nei miei confronti. Su un noto quotidiano della Capitale, infatti, vengono rievocate foto d’epoca o spezzoni di intercettazioni, sempre le stesse, estrapolate dal contesto e dalla realtà dei fatti, senza peraltro riportare le mie dichiarazioni di questi giorni sulla questione”.
Prosegue Marroni, presente nella ormai nota fotografia della cena a cui ha partecipato anche il ministro Poletti: “È ormai evidente, purtroppo, che tali ricostruzioni fantasiose o veri e propri attacchi alla mia persona siano dettati più dal clima di scontro di potere che si sta delineando con profili chiari sul futuro del Campidoglio, che dalla necessità di fare piena chiarezza su quello che è materia di indagine, e che grazie invece al serio lavoro della Procura di Roma permetterà di individuare, responsabilità e reati connessi ad una delle pagine più vergognose della storia della nostra città che ha legato la parola mafia alla Capitale d’Italia”.
Secondo il deputato democratico, che non è indagato, “incuriosisce poi il fatto che questi articoli riguardino spesso il ruolo di esponenti PD, non indagati, e che invece non si cerchi di capire a quando risalgono i rapporti criminosi, tra Salvatore Buzzi, che molti conoscevano come presidente di una cooperativa esempio per il recupero e l’integrazione al lavoro di fasce svantaggiate, e il Massimo Carminati, che non sapevo chi era, non ho mai conosciuto, neanche per interposta persona, e che invece criminale era già”.
Marroni ha denunciato il fatto che Carminati “ha potuto girare ed operare a Roma rapportandosi con ambienti di destra ed istituzioni in modo indisturbato negli anni passati come emerge da alcuni articoli di giornale e dalla inchiesta stessa che fortunatamente sta cercando di fare piena chiarezza anche su questa questione”. Conclude il parlamentare Pd: “Naturalmente, come ho già riferito nei giorni scorsi ho dato mandato a procedere per le vie legali al fine di tutelare la mia persona e la mia attività politica tesa sempre alla tutela dell’interesse dei cittadini e delle istituzioni”.
GM