
Antonio Conte, Ct dell’Italia dalla scorsa estate, potrebbe essere vicino alle dimissioni. Questa l’incredibile notizia riportata oggi su tutti i quotidiani sportivi. L’ex allenatore della Juventus sarebbe infuriato per i continui ostacoli che trova sul suo cammino, soprattutto derivanti dall’ostracismo della Lega Serie A, e dunque dai club del massimo campionato italiano, verso le sue richieste. La questione è questa. Conte, che aveva già dovuto ricevere la brutta notizia dell’annullamento dello stage previsto per la settimana prossima, aveva chiesto di anticipare di una settimana l’inizio del campionato prossimo, in modo da finire sette giorni prima e avere più tempo per preparare l’Europeo francese con i suoi ragazzi. Richiesta accolta a metà, perchè se da un lato il campionato finirà il prossimo 15 maggio 2016, l’inizio rimarrà il 23 agosto e non il 16. Dunque, questo comporta un turno infrasettimanale in più, posto il 3 febbraio, l’unica data che poteva essere utile per i famosi stage, che Conte sperava di ottenere almeno nella prossima stagione. Quindi sostanzialmente è rimasto tutto così. Non è finita, perchè non si è ancora stabilita la data della finale della Coppa Italia, che potrebbe anche slittare al 21 maggio, di fatto rendendo nullo il provvedimento di finire prima il campionato, con Conte che dovrebbe iniziare il ritiro pre-Europei senza i giocatori impegnati in quella finale.
Insomma, la sua irritazione è tanta. Il Ct azzurro sente di non riuscire a fare quello che aveva in mente, di non riuscire a cambiare un sistema che è ancorato alle proprie abitudini e che non riesce a staccarsi. Ambienti della FIGC parlano di un Conte pronto a dimettersi anche fin da subito, visto che si sente con le mani legate. E le continue voci su un approdo sulla panchina di un club (che sia il Milan o che sia il Psg) non aiutano a trattenerlo su quella panchina. Ci vorrà tutta la diplomazia del Presidente della FIGC Tavecchio per convincerlo a tornare sui suoi passi. Di certo il mister salentino non ha nessuna intenzione di rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2016, ed è un vero peccato visto lo score sulla panchina azzurra da quando si è insediato lo scorso agosto.
Marco Orrù