
Migliaia di militari sarebbero stati collocati dalla Giordania al confine con l’Iraq. E’ l’ennesima dimostrazione di forza del re Abdullah contro la Stato Islamico dopo l’uccisione del pilota Muath al-Kaseasbeh. A rivelarlo l’emittente Usa Nbc che ha riportato fonti del governo di Amman.
L’offensiva potebbe avere presto altri fronti. Secondo la Cnn il Pentagono sta valutando l’invio di soldati a Mosul all’inizio della primavera, per dar man forte alle truppe irachene nel loro assedio alla città, roccaforte dello Stato Islamico nel Paese. Fino a questo momento il generale Usa John Allen, che coordina le operazioni della colalizione internazionale anti Isis, ha parlato dia addestramento e supporto logistico “quando le truppe irachene inizieranno la campagna di terra per riconquistare l’Iraq, la coalizione fornirà grande potenza di fuoco” attraverso i raid aerei di copertura. Dovrebbero essere 12 le brigate irachene che verranno impegnate su Mosul. All’addestrameto delle unità stanno partecipando con l’appoggio della coalizione; e ha aggiunto che gli iracheni vengono formati da esperti di 10 Paesi: Usa, Spagna, Australia, Danimarca, Brasile, Portogallo, Nuova Zelanda, Germania, Olanda e Italia. Secondo la Cnn se Barack Obama si decidesse per l’intervento via terra le forze irachene potrebbero disporre del sostegno oltre 3000 soldati americani già nell’area delle operazioni.
ADB