
Un dramma nel dramma quello che si è sfiorato nelle scorse ore a Piombino, popoloso centro in provincia di Livorno e capitale del polo siderurgico toscano. Una donna, dopo la morte del marito, ha deciso di vegliarlo per alcuni giorni, scegliendo di non avvertire nessuno del dramma che le stava accadendo, poi ha tentato il suicidio, tagliandosi le vene. La donna è stata salvata dai carabinieri e dal personale del 118 – dopo l’allarme dato da un parente dell’uomo, insospettito dal fatto di non avere notizie da giorni – ma ora si trova ricoverata in gravi condizioni in ospedale.
Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri nelle scorse ore, dopo il decesso del marito, un quarantasettenne cardiopatico e diabetico, che da una prima perizia medico-legale sarebbe avvenuto qualche giorno per i gravi problemi di salute che affliggevano l’uomo, la donna, piuttosto che chiamare aiuto, si è chiusa in casa, non rispondendo al telefono ed evitando qualsiasi forma di comunicazione. Dopo aver vegliato il cadavere del marito, ha infine deciso di togliersi anche lei la vita e nella serata di ieri si è tagliata le vene.
Il magistrato di turno ha disposto ulteriori accertamenti medico legali sul cadavere, che comunque non presentava segni di violenza, per stabilire cause e data precisa del decesso. Dopo l’allarme lanciato dal parente, la donna è stata soccorsa ed è stata trasferita in ospedale dove si trova tuttora ricoverata in terapia intensiva.
GM