Il fratello di Salah Abdeslam: “Arrenditi”

Mohamed Adeslam
(YouTube)

“Consiglio a Salah di arrendersi” a dirlo Mohamed Adeslam, il fratello dell’uomo più ricercato di Francia, Salah Abdeslam, accusato di essere l’ottavo uomo del commando che venerdì 13 novembre ha attaccato Parigi provocando 130 morti e centinaia di feriti.  Mohamed era arrestato e rilasciato dalla polizia del Belgio perché  estraneo a quel che avrebbero cimpiuto i due fratelli. Uno si è fatto esplodere. L’altro, in fuga, è accusato di essere tra le menti della strage. Si nasconde da qualche parte in Francia o più probabilmente in Belgio, mente la  polizia sta tentando di ricostruire i movimenti di lui e degli altri attentatori prima di quella notte di sangue.

Siringhe, aghi corti, fili da intubazione

Salah Abdeslam e i suoi complici risultano aver occupato due stanze, la 311 e la 312, di un albergo della banlieue di Alfrotville, alle porte della capitale francese «due giorni prima di perpetrare il massacro di massa» a Parigi: a rivelarlo il settimanale Le Point. Le stanze erano state affittate a nome Salah Abdeslam. All’interno alcune siringhe, aghi corti, fili da intubazione, resti di pizza da asporto consegnati acquistati lì vicino, Madeleines al cioccolato presi dal distributore automatico dell’hotel. A Bruxelles è stato perquisito l’appartamento dell’altro fratello di Salah, Ibrhaim:  31 anni, gestiva un bar considerato un luogo di consumo di sostanze stupefacenti a Molenbeek, quartiere arabo di Bruxelles. Una perquisizione fra le decine di altre che hanno coinvolto le forse dell’ordine dei due Paesi.

Tolosa e Reims

In Francia dopo le 168 perquisizioni  nella notte tra domenica e lunedì, gli agenti dell’antiterrorismo hanno preso di mira il sobborgo di Izards a nord di Tolosa e il quartiere conosciuto come Croix Rouge, a Reims. “Nella notte le forze dell’ordine francese hanno compiuto 128 perquisizioni di abitazioni nell’ambito delle indagini” ha detto il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve. Tolosa era stato oggetto di una caccia all’uomo anche ieri con oltre 200 agenti schierati nel quartiere di Mirail. Qualcosa di utile è stata intanto trovata a Parigi: un’auto che potrebbe essere stata utilizzata nella preparazione degli attentati è stata individuata stamattina in una piazza nel nord della città. Il Boulevard Ornano, nel 18esimo arrondissement, è stato completamente chiuso dopo il ritrovamento della vettura, una Clio nera, collegata dagli inquirenti alle manovre di preparazione degli attentati di venerdì tra Parigi e il Belgio.

Mohamed Amri e Hamza Attou

Le operazioni degli ultimi non hanno portato all’arresto di Abdeslam Salah ma hanno permesso di feramare le due persone che lo hanno aiutato ad allontanarsi da Parigi. Uno è l’artificiere  che si pensa abbia preparato gli esplosivi utilizzati per gli attacchi. E’ un belga, Mohamed Amri, di 27 anni. Nella sua abitazione sarebbe stata rinvenuta una grande quantità di nitrato. Amri risulta il proprietario della Golf partita nella notte dal Belgio per andare a recuperare Salah Abdeslam a Montreuil, la banlieue di Parigi dove quest’ultimo avrebbe lasciato la Seat nera carica di kalashnikov dopo le stragi. Insieme ad Amri fermato anche un secondo uomo — Hamza Attou, 21 anni, incensurato — che avrebbe collaborato alla realizzazione delle cinture esplosive dei kamikaze. Fu questi’ultimo ad essere contattato la notte degli attacchi da Salah che gli avrebbe chiesto aiuto per tornare a Bruxelles. Era l’inizio della di una fuga che fino ad ora nessuno, né la polizia né suo fratello Mohamed,  sono riusciti a fermare.

ADB