Tragico schianto: “Ecco com’è morto Antonio”

Antonio Esposito (foto dal web)
Antonio Esposito (foto dal web)

“Ero sul tetto dell’automobile e vedevo gli altri a terra che urlavano circondati dal sangue”, così parla il 16enne coinvolto nell’incidente in cui ha perso la vita Antonio Esposito, 22 anni, morto all’ospedale San Paolo dove era stato trasferito di urgenza dai soccorritori del 118, dopo il terribile schianto avvenuto a Fuorigrotta tra due scooter e un auto. L’adolescente ha spiegato al ‘Mattino’: “Un’attimo prima dello schianto mi ero voltato dal lato opposto per vedere se arrivavano automobili, quando ho guardato davanti eravamo già stati sbalzati e non ho avuto modo di capire come fosse accaduto”.

Sullo scooter erano in tre il 16enne spiega: “Stavamo tornando da una serata al Duel ad Agnano ed anche se avevo pensato di prendere un taxi alla fine mi ero convinto ad andare in scooter perché mi fidavo del guidatore”. Dopo il sinistro, il ragazzo ha chiamato a casa, dove parla con la madre che spiega come “dopo due anni di battaglie per convincerlo a non prendere il motorino e non fidarsi mai degli altri questo dramma sembrava inevitabile”. Il 16enne e Antonio Esposito non si conoscevano: “Ho saputo che c’è stato un ragazzo che ha perso la vita e mi dispiace ma non lo conosco e non era della nostra compagnia; noi eravamo in tre su un solo scooter e non mi ero reso conto che fosse coinvolto anche un altro motociclo”.

Questi i ricordi d quegli attimi che ha il 16enne: “Ricordo bene di essermi ritrovato sul tetto dell’auto e di essere stato soccorso per ultimo perché gli altri erano in condizioni più gravi. Ho provato a muovere la gamba che vedevo completamente aperta e non ci riuscivo, però mi rendevo conto di poter parlare e guardare gli altri che invece non mi rispondevano”.

GM