
Sepp Blatter domani sarà davanti al comitato etico che lo ha sospeso 90 giorni. E’ presidente dimissionario della FIFA dopo gli scandali degli scorsi mesi, ma lui si vede ancora a capo della FIFA e non vuole mollare la sua poltrona, come conferma in questa intervista a La Gazzetta dello Sport: ”Non sono il diavolo. Credo in Dio e, se Dio esiste, non può esserci l’inferno. Quindi neanche il diavolo. Mi hanno sospeso 90 giorni senza neanche ascoltarmi. Allora vado con il mio bravo avvocato per difendermi: voglio essere sentito dai giudici. In Svizzera non possono condannarti a vita senza che ti difenda, è contro il diritto dell’uomo. E ho scritto a tutte le federazioni perché sappiano anche loro. Che nella mia vita non ho mai accettato denaro non guadagnato, e che ho sempre pagato i miei debiti. Vi assicuro che i 2 milioni di franchi a Platini sono legittimi. E che sto subendo qualcosa che sembra l’Inquisizione”.
Blatter poi racconta la vicenda dei famosi 2 milioni di franchi: ”A fine ’98 Michel mi ha detto: “Vorrei lavorare con te”. E io: “Benvenuto”. Lui ha aggiunto: “Guarda che sono un po’ caro, un milione all’anno”. Gli ho detto: “Vediamo cosa posso fare”. Un validissimo contratto orale. Non c’era il progetto Goal per aiutare i paesi più poveri, non c’era il calendario internazionale, lui ha lavorato bene. Poi a sorpresa è stato eletto alla Fifa e all’Uefa, a sorpresa perché l’Europa non l’amava: era l’unico con me. E io non mi sono più occupato del pagamento, per una cosa o per l’altra, ma ho dato l’ordine di pagare. La richiesta è passata per la commissione finanze e il Congresso”.
Il Presidente svizzero, a sorpresa, difende Platini: ”C’è un virus anti-Blatter da debellare. Comincia nell’Uefa e si estende agli inglesi. Il premier britannico era andato all’Ue per dire che non potevo essere presidente Fifa. Una speculazione politica. Platini avrebbe dovuto essere il mio successore naturale, ma non è andata così. Anche lui è stato attaccato dallo stesso virus. Platini è un uomo onesto. Un po’ primadonna. Ma non tutta l’Europa oggi lo appoggia, tanti sono con me e contro di lui. Lo spagnolo Villar mi è stato vicino”.
M.O.