Toglie la casa a una famiglia marocchina: “Guardate come vivo”

Degrado in un quartiere residenziale (repertorio,SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images)
Degrado in un quartiere residenziale (repertorio,SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images)

A pochi giorni dai fatti di San Basilio, parla l’italiano accusato di aver occupato abusivamente la casa popolare assegnata a una famiglia di origine marocchina, composta da madre disoccupata, padre operaio edile e tre bimbi rispettivamente di uno, tre e sette anni. Molti dei residenti della zona, come noto, si sono schierati con l’italiano abusivo, sottolineando: “Non vogliamo negri né stranieri qui ma soltanto italiani. Qui non vogliamo negri. Tornate a casa col gommone”. Una vicenda complessa, dietro la quale – stando a sentire le forze dell’ordine – ci sarebbe chi controlla e gestisce il business molto remunerativo delle occupazioni abusive.

L’italiano che ha occupato abusivamente la casa, Adriano, un uomo di mezza età che nel quartiere romano viveva assieme al fratello disabile e al figlio disoccupato, ha spiegato al ‘Giornale’ le ragioni della sua scelta. L’uomo, dopo che la polizia locale ha cambiato la serratura dell’appartamento, è tornato a vivere in un vecchio camper e a domanda su come si trovi risponde di vivere “stretti e male, questa non è una casa”. La situazione di Adriano va avanti così da anni, dal 1991, anno in cui si è iscritto in graduatoria con la speranza di ottenere un alloggio. Negli ultimi quattro anni racconta di aver vissuto in una cantina, “piena di topi”.

Poi, ad agosto scorso, finalmente un “tetto vero sulla testa”, spiega Adriano, che sarebbe stato spinto a occupare l’abitazione del quartiere San Basilio dagli altri condomini, in seguito alla morte dell’anziana assegnataria. Poi, nei giorni scorsi, l’arrivo della famiglia di origine marocchina. Lui e gli altri residenti non vogliono essere tacciati di razzismo e lo dicono in maniera netta: “Non siamo razzisti, i giornalisti hanno montato tutto, vogliono farci passare per quello che non siamo”. Sulla vicenda è intanto intervenuto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che ha incontrato la famiglia marocchina – la quale verrà sistemata altrove – e ha parlato di episodio vergognoso. Quella del diritto a una casa, nella Capitale, è una questione aperta, come dimostrano anche le proteste di ieri in Piazza Venezia.

TUTTE LE NEWS DI OGGI – VIDEO

GM