Lui ha 18 anni, lei soltanto 16. Eppure nonostante la giovanissima età le modalità sono le stesse tristemente note già alle cronache. Si chiama stalking ed evidentemente non conosce limiti anagrafici. Insulti su Facebook, decine e decine di messaggi su Whatsapp e sms minatori, erano queste le modalità con le quali il 18enne perseguitava l’ex fidanzatina, dopo che la loro storia d’amore adolescenziale si era chiusa senza che lui riuscisse ad accettarne la fine. Adesso il ragazzo di Civitanova Marche è stato denunciato l’altro ieri dai carabinieri della stazione di Montecosaro per atti persecutori nei confronti della minorenne. La via giudiziaria è senza dubbio inevitabile e giusta, ma qui il problema è anche educativo e culturale. I nostri ragazzi troppo spesso ormai non sanno affrontare le delusioni che siano d’amore o d’altro, non hanno gli strumenti emotivi per comprendere ciò che accade al loro interno e spesso l’unico modo che conoscono per reagire è lo scontro, la violenza, verbale o fisica che sia.
F.B.
