Muore suicida a 21 anni, i genitori: “Colpa di un farmaco contro l’acne”

Luke Reeves (foto dal web)

Conduceva una vita apparentemente tranquilla il 21enne inglese, Luke Reeves, originario dell’Essex, morto suicida tra lo sgomento dei suoi cari. Ora Robert e Becky Reeves, madre e padre del ragazzo, mettono sotto accusa un farmaco per combattere l’acne, il Roaccutane, che lo avrebbe precipitato in uno stato di profonda depressione: “Luke amava la vita, aveva molti amici e non aveva nessun problema. Era un ragazzo intelligente, con ottimi voti a scuola, e anche molto ambizioso. Crediamo che non avrebbe avuto nessuna ragione per suicidarsi”, sostengono i genitori, che fanno coincidere i cambiamenti di personalità del figlio con l’avvio dell’assunzione del farmaco.

I genitori di Luke Reeves sostengono che il figlio era divenuto improvvisamente e in maniera perenne triste e stanco, poi ricordano che tra gli effetti collaterali del farmaco ci sono l’induzione alla depressione e sbalzi d’umore repentini. Il Roaccutane ha molti effetti indesiderati, come evidenzia anche il ‘bugiardino’ contenuto nelle confezioni del medicinale, che ne fa un elenco: “Anemia, aumento della VES, trombocitopenia, neutropenia, trombocitosi, cefalea, epistassi, secchezza nasale, aumento delle transaminasi, dermatite, prurito, esfoliazione cutanea, incremento dei trigliceridi, artralgie, mialgie e astenia rappresentano le reazioni avverse generalmente più frequenti mentre disturbi della sfera psichiatrica, patologie renali di grave entità e disturbi gastro-enterici risultano generalmente più rare”.

TUTTE LE NEWS DI OGGI

GM