
Ragazzo condannato per tre anni dopo aver rifilato un singolo pugno ad un uomo. E’ successo in Inghilterra, con le conseguenze che sono state tragiche, visto che la vittima dell’aggressione è poi morta. Connor Stewart, 16 anni, aveva agito in modo così inconsulto per farsi grande agli occhi degli amici che erano con lui. A perdere la vita era stato il 47enne Michael Rhodes, che nell’impatto al suolo aveva subito una frattura al cranio subito dopo aver ricevuto il colpo. Stewart era stato visto poi fuggire all’esterno di un negozio di Blackpool, in Inghilterra, mentre Rhodes stava morendo. L’episodio aveva avuto luogo nello scorso mese di maggio. Il Tribunale di Preston ha affermato che in un primo momento il giovane aveva sostenuto di aver agito per legittima difesa. C’è però un filmato che ha ripreso la dinamica per intero e che è stato condiviso in poco tempo da moltissimi utenti sul web, oltre ad essere visionato anche dalla corte. La vittima era stata circondata da un gruppo di ragazzini che avevano cominciato ad importunarlo. Tra questi non c’era Stewart, il quale è però accorso dopo. Rhodes aveva dei problemi di droga, ed anche per questo era stato preso di mira dalla baby-gang.
Violenza inutile
“Eppure in quella circostanza non era intossicato e stava anche seduto, perciò rappresentava un bersaglio facile”, fa sapere l’accusa. Dopo l’aggressione c’era stato subito il trasporto urgente nell’ospedale di Preston, dove Rhodes è rimasto in condizioni critiche per tre settimane, prima di morire domenica 11 giugno. Davanti alla corte ha deposto anche la madre del 47enne, Margaret, la quale ha affermato che il figlio si era ravveduto e lavorava come chef, dopo aver vinto i suoi fantasmi contro droga ed alcolici. Anche se fosse sopravvissuto però, Rhodes non avrebbe mai più potuto avere una esistenza normale, a causa dei danni cerebrali subiti. Julie Taylor, legale difensore del ragazzo condannato, ha ribattuto dicendo che Connor aveva avuto una educazione problematica a causa di alcune violenze domestiche subite e del divorzio dei suoi genitori: “Il fatto che il video esiste ed è stato diffuso nei social media non ha nulla a che vedere con l’imputato. Era molto sconvolto e non è stato in grado di guardarlo”, ha detto l’avvocato. Il giudice ha emesso infine la sentenza, descrivendo il caso in questione come “molto tragico. Tutto sembra propendere per una drammatica casualità. Nonostante un comportamento violento, Connor Stewart non aveva intenzione di uccidere Michael Rhodes. Inoltre l’età ed il suo passato turbolento sono da tenere in considerazione. Tuttavia il ragazzo ha utilizzato la forza in maniera del tutto inutile ed al solo scopo di vantarsi con gli amici. Non si possono tralasciare le conseguenze, specialmente tenendo in considerazione la posizione totalmente inoffensiva della vittima”. Aggressioni sono all’ordine del giorno anche tra i più giovanissimi, in ambiti dove queste cose non dovrebbero succedere.
S.L.
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