
Sembra incredibile, ma la morte del boss Totò Riina, avvenuta questa notte all’ospedale di Parma nel quale era ricoverato da tempo, ha scatenato moltissimi messaggi di cordoglio, dispiacere e di solidarietà nei confronti dei figli. La pietà umana di fronte ad una morte è un sentimento anche condivisibile, ma tutta questa disperazione per la fine di un uomo di 87 anni capo riconosciuto di Cosa Nostra e condannato a 26 ergastoli per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, quelle che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino e quelli del ’93 fa davvero riflettere.
C’è una cultura dell’illegalità nel nostro Paese che è purtroppo dilagante e tutte queste manifestazioni d’affetto per Riina non sono altro che l’ennesima dimostrazione. Maria Concetta Riina ha pubblicato una foto copertina su Facebook in cui invita al silenzio e una foto profilo che ritrae una rosa nera. Sotto ai suoi post decine i messaggi di condoglianze e dispiacere, così come i like e i cuoricini. Stessa cosa capitata ieri con il post del figlio minore Salvo, in cui l’uomo aveva pubblicato una foto del padre con il seguente messaggio: “Per me tu non sei Totò Riina, sei il mio papà. E in questo giorno per me triste ma importante ti auguro buon compleanno papà. Ti voglio bene, tuo Salvo”.
F.B.