
Una ragazza morta per fermare il proprio fidanzato che aveva detto di volersi a sua volta uccidere. È l’estrema sintesi di una assurda vicenda capitata il 10 giugno scorso nei pressi di Manchester, e nella quale la 23enne Corinne Hayes ha avuto la peggio. In seguito ad un litigio con il fidanzato Brian Marshall, di 33 anni, tutto era degenerato fino a spingere la giovane a rispondere con una provocazione alla minaccia dell’uomo di volersi togliere la vita. “Se lo fai tu, lo farò anche io. Ci incontreremo all’altro mondo”, aveva scritto la ragazza morta in un messaggio. E poi si è impiccata, convinta forse che Brian potesse giungere in tempo per salvarla. Da quanto si apprende, Corinne aveva qualche problema mentale, con una eccessiva fragilità caratteriale ed anche l’ansia, che spesso la colpiva nei momenti più concitati.
Ragazza morta, il suo ragazzo era un manipolatore
Corinne aveva raggiunto Brian a casa di quest’ultimo, mentre era in corso una festa alla quale lei non era stata invitata. Ne era nata una discussione, con lei che aveva colpito lui in faccia per poi rischiare di rimanere strangolata da Brian, come riferito alla polizia da un testimone. Poi la coppia si è divisa e nelle ore successive si era consumata la tragedia. Stando ad un rapporto degli inquirenti, Brian è stato descritto come una persona che era riuscito ad occupare un ruolo dominante nella sua relazione con la ragazza morta. Il fatto di minacciare il suicidio non è considerato attendibile ed è stato visto come un tentativo di spaventare Corinne, che però ha reagito in maniera anche più esagerata ed inattesa, purtroppo. Sempre nei pressi di Manchester nei giorni scorsi è accaduta una tragedia che è costata la vita a dei fratellini piccoli.
S.L.