Di Maio, priorità agli italiani: “Non lasciamo il paese nel caos”

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“Il 4 marzo potrebbero esserci due scenari per il Movimento Cinque Stelle. Uno è quello di aver raggiunto il 40 per cento e quindi, di poter governare da soli. Ma se dovessimo aver raggiunto meno, dovremo fare un appello pubblico a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per dare un governo a questo Paese”. Luigi Di Maio, 31enne leader del Movimento Cinque Stelle e candidato Premier alle prossime elezioni, dice la sua sulla questione immigrazione da Ivrea, dove si trova per presentare la candidatura a Sindaco di Massimo Fresc: “Prima che agli immigrati pensiamo agli italiani”. Si allinea dunque al pensiero di un suo acerrimo sfidante, ovvero Matteo Salvini che non appena è venuto a conoscenza dell’uscita in merito del suo rivale a dichiarato: “Di Maio si è accorto che vengono prima gli italiani. Meglio tardi…”. Ognuno è pronto a tirare acqua al proprio mulino facendo tante dichiarazioni, dando molte illusioni e declamando promesse, più o meno veritiere.

E mentre Matteo Salvini ribadisce che non andrà mai al governo con Renzi o con M5S. Silvio Berlusconi che ha dichiarato: “Oggi c’è in campo formazione populista, ribellista, pauperista, quasi più pericolosa dei post comunisti del 1994 (riferendosi ai penta stellati). È quasi una setta che prende ordini da un vecchio comico e dal figlio di uno sconosciuto di un socio defunto, cambiano parere da mattina a sera, capaci di seguire qualsiasi idea. Porterebbero l’Italia verso il vero disastro e al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante”. Parole forti, decise. Di Maio da parte sua, continua dritto per la sua strada, con le sue idee, con la sua voglia di far voltare pagina al paese: “Sia Renzi sia Berlusconi dicono che la battaglia è tra loro e noi 5 Stelle. Ieri Gentiloni ha detto la stessa cosa. Bene, voglio dirvi che ogni volta che leggo queste cose capisco che abbiamo già vinto”.

Molto caparbio e sicuro di se, svela alcune mosse in atto dal suo partito in caso di vittoria: “Aboliremo le leggi inutili. Abbiamo un elenco di 400 leggi da abolire, i cittadini potranno elencare le leggi da abolire. Il nostro non è un programma di destra né di sinistra, ma un programma che mette al centro il miglioramento della qualità della vita degli italiani”. E aggiunge: “Sono fiducioso sul fatto che la sera delle elezioni saremo in grado di dare un governo a questo paese in un modo o in un altro perché questa legge elettorale, che era stata progettata contro di noi, non riesce a fare quell’incastro per cui era stata progettata, ovvero Forza Italia più Pd che dovevano raggiungere il 51%. Il Pd è molto in calo e Fi è intorno al 15-16%”. Conclude il suo intervento dicendo la sua opinione sul caso Orietta Berti che è stata denunciata dal Pd all’Agcom per violazione della par condicio: “Quando uno dice che il movimento gli sta simpatico viene massacrato, i dem sono alla canna del gas”. Sente profumo di gloria il leader dei grillini, immagina il vero vento di cambiamento o almeno lo auspica in cuor suo. Vedremo, manca poco.

GVR