Inter, Conte: “Slavia Praga come l’Udinese, non fisso obiettivi”

Inter Conte ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di Champions League. La sua squadra infatti dovrà affrontare lo Slavia Praga nella massima competizione per club domani. 

Inter, Conte ha parlato alla vigilia del match di Champions League contro lo Slavia Praga. Il tecnico italiano ha risposto alle domande in conferenza e trattato diversi temi durante tutto l’evento. Di seguito le sue dichiarazioni.

Conte: “Lo Slavia Praga è simile all’Udinese, niente obiettivi fissati”

“Iniziamo il nostro percorso in Champions League dopo tre partite di campionato, sarà importante partire con il piede giusto. Affronteremo una squadra che ha fatto molto bene l’anno scorso, vincendo il campionato contro il Viktoria Plzen che di recente ha fatto bene in Europa. Dovremo fare grande attenzione perché stiamo parlando di una squadra fisica e con una buona mentalità. Sono abituati a vincere e quindi cercano in ogni partita di avere questa mentalità. Dovremo avere rispetto e attenzione, giocando la nostra partita. Non ci sarà molto tempo per prepararla, ma dovremo farci trovare pronti e battagliare se bisognerà farlo. 

Lukaku? Ci sono da fare delle valutazioni e vedere in che condizioni è. Se giocherà è perché avrà dato le necessarie garanzie, sennò giocherà qualcun altro. 

Difesa a 3 od a 4? Il discorso del modulo conta meno rispetto alla mentalità. Sono tutte cazz…te. Il calcio moderno si evolve, bisogna stare al passo coi tempi, anche chi prima allenava e ora vede il modo in un’altra maniera. E’ importante che pressione fai, come ti prepari, con quanti giocatori attacchi. Però è bello: sono tornato in Italia. In Inghilterra non frega nulla se giochi a quattro o a tre, vogliono l’intensità e divertirsi. Stiamo cercando di proporre questo. 

La Champions il primo vero appuntamento? E’ inevitabile che più tempo hai a disposizione e più entri nella testa dei giocatori. La Champions rappresenta però un grandissimo stimolo per noi e i tifosi. Però dovessi pensare in maniera egoistica direi che più tempo hai per allenarti tra una partita e l’altra e meglio è. 

Cosa penso quanto sento che io sia più allenatore da campionato che da Champions? Non penso nulla. Io ho giocato tre Champions League, la prima con la Juventus dopo aver vinto il campionato e venivamo da due settimi posti. Il primo anno siamo usciti ai quarti, nel secondo al gruppo e siamo arrivati in semifinale di Europa League e poi di nuovo al Chelsea che l’anno prima era arrivato decimo. Capisco che le aspettative siano alte, che dove tocco vinco, ma non è così. Soprattutto in Champions hai bisogno di lavorare. Ai sapientoni dico che ho sempre lavorato con creature appena nate, non così solide”. 

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Inter, Conte sull’avversario e su Biraghi

“Slavia Praga? Così come l’Udinese è una squadra molto fisica, con esterni veloci e un elemento sotto punta molto forte. Hanno preso solo due gol e ne hanno segnati 17. Dovremo essere al 110%, non sarà una passeggiata, dovremo fare la nostra partita, col nostro credo e il nostro coraggio, supportati dai nostri tifosi che finora ci hanno spinto tanto a San Siro e fuori casa. Penso che lo Slavia ha dimostrato nell’ultima stagione di essere molto forte. Hanno vinto il campionato facendo un’ottima Europa League. Sono stati eliminati dal Chelsea dopo aver battuto squadre importanti. Per questo quando parlo dello Slavia dico che giocheremo contro una squadra fisica e con grande mentalità. Possono competere in questo gruppo. 

Biraghi titolare? Io ho detto di Biraghi che non era in condizione quando è arrivato. Ora da un punto di vista fisico ha raggiunto dei buoni livelli. Mi preoccupa più l’aspetto tattico perché ci vuole tempo per entrare in determinate situazioni e questo avviene solo allenandoti. Per noi è fondamentale avere tutti i giocatori dentro l’idea, basta un giocatore fuori dall’ingranaggio ed è un problema. Dovremo però prenderci dei rischi perché alcuni giocatori sono arrivati tardi e altri hanno avuto degli infortuni. Però ho massima fiducia nei miei giocatori e so che la ripagheranno. 

Obiettivo minimo? Solo strada facendo vedremo che obiettivo possiamo porci, oggi non sarebbe sensato porci un obiettivo minimo o massimo. Non poniamoci limiti perché all’Inter crea subito degli alibi. Cerchiamo di dare il massimo ed essere al 100%, dando tutto durante la partita. Poi vedremo cosa accadrà nel tempo, dove saremo, che tipo di ambizioni potremo avere. 

Inizio di stagione positivo? Sono una persona con i piedi ben piantati in terra. Partire bene è positivo, ma siamo consapevoli delle difficoltà che potremmo incontrare. Siamo una squadra in cui l’unico ad aver vinto trofei è probabilmente Godin, perciò tutti noi dovremo capire ciò che va fatto per centrare un traguardo importante e rendere felici i nostri tifosi. 

Barcellona nel girone? Sarà una sfida affascinante, di quelle che regalano motivazioni e che ti spingono a dare il massimo. Credo che neppure loro saranno felici di dover sfidare l’Inter. Noi abbiamo iniziato un percorso e vogliamo portarlo a termine nel miglior modo possibile. Affrontare le grandi squadre in Champions League è il modo migliore per crescere, per capire cosa ti manca per essere al top”, ha chiuso la conferenza dell’Inter Conte.